Pubblicato il 02/11/2021, 15:02 | Scritto da La Redazione
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Ecco perché Sky, Amazon & co. vogliono vendervi il loro televisore

Ecco perché Sky, Amazon & co. vogliono vendervi il loro televisore
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: prima del 2000 l'unico device nelle case era l’apparecchio Tv tradizionale. Dal 2010 (e per ancora un anno) è in corso la fase in cui convive con la Smart Tv. Fra due anni i televisori connessi domineranno il mercato in tutti i sensi. Le app saranno il cavallo di Troia per raggiungere il pubblico. Ma chi lo orienterà nella scelta vincerà davvero la partita.

Il cavallo di Troia della tv via app

ItaliaOggi, pagina 17, Andrea Secchi.

Un «cavallo di Troia» che, usando la familiarità della tv lineare, porterà nelle case il consumo di televisione basato sulle applicazioni. Così l’analista di Midia Research, Tim Mulligan, ha definito ieri durante la conferenza StreamTv World i televisori intelligenti che stanno prendendo piede nelle case. Non ci poteva essere definizione più azzeccata: non un nuovo dispositivo come gli smart speaker, i tablet o quant’altro, ma un device perfettamente familiare e largamente presente nelle abitazioni che però con i nuovi modelli ha cambiato la propria anima e ampliato a dismisura le funzioni con la possibilità di incidere parecchio sui modelli di business.

Negli Stati Uniti, Paese come al solito più avanti in questo campo, le smart tv avevano il 30% di utenti attivi nel secondo trimestre di quest’anno. Di certo il dispositivo della smart home più utilizzato in assoluto, ma ancora lontano dall’aver superato il 50% che lo pone come device dominante. Il fatto però che dispositivi molto diffusi in quel paese e sul mercato da anni, come il set top box di Roku, Amazon Fire tv, il Chromecast di Google o l’Apple tv, abbiano tutti percentuali minori di utilizzo rispetto ai televisori intelligenti è un chiaro segnale della forza che questi ultimi avranno in futuro. Anche perché il 61% di chi ha una smart tv la utilizza tutti i giorni, sia per la tv tradizionale che per quella connessa, per tutti gli altri set top box o stick questa percentuale è minore: 46% per Roku e giù a scendere.

L’anno zero sarà il 2024

La nuova era comincerà, secondo Midia, definitivamente nel 2024: prima del 2000 l’unico device nelle case era il televisore tradizionale, dal 2010 e per ancora un anno è in corso la fase in cui il tv tradizionale convive con quello smart, fra due anni i tv avanzati domineranno il mercato in tutti i sensi. Per dominanza della smart tv non si intende (o non ancora) la dominanza della tv streaming (via internet) con quella broadcast (via etere per noi) o della tv on demand rispetto a quella lineare.

«Le smart tv diventeranno fondamentali per possedere la futura relazione con il cliente. Un successo su questo fronte definirà chi possiede la relazione con il telespettatore nell’era dello streaming», ha detto Mulligan. Ecco la corsa, come già sottolineato in queste pagine, a lanciare proprie smart tv o a fare accordi con i produttori. Midia Research parla non più del taglio del cavo come superamento della pay tv tradizionale (che negli Usa è soprattutto via cavo), ma di vera e propria «disintegrazione del cavo». Attenzione, però, secondo la società di ricerca, la disintegrazione del cavo sarà alla fine la campana a morto per il modello di operatore di pay tv tradizionale ma offrirà anche un percorso per un futuro post lineare, per un nuovo ruolo.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nella foto il televisore Sky Glass)