Pubblicato il 13/10/2021, 11:34 | Scritto da La Redazione
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Mi sa che Amazon si vuole prendere la Serie A

Mi sa che Amazon si vuole prendere la Serie A
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: Marie Donoghue, numero due dello sport di Prime Video, parla dei nuovi progetti dell’OTT di Jeff Bezos, senza escludere di acquisire in futuro i diritti del nostro campionato.

La sfida di Amazon: «Partite personalizzate e squadre dietro le quinte. Il calcio si vedrà così»

Gazzetta dello Sport, pagina 25, di Carlo Angioni.

Dieci mesi fa, annunciando l’arrivo dello sport in diretta anche in Italia, Amazon Prime Video spiegò la sua filosofia: «Daremo il massimo per offrire una fantastica esperienza calcistica». L’idea di fondo resta questa anche oggi. Il calcio su Prime Video da noi è partito ad agosto con la Supercoppa europea e ora veleggia con la Champions: il big match del mercoledì delle Italiane si vede solo sulla piattaforma streaming del gigante Jeff Bezos. Nel mondo gli abbonati a Prime sono 200 milioni, una platea gigantesca, da accontentare anche con gli eventi live. In Italia, appunto, la scelta è caduta su 16 partite di Champions, che vedremo in esclusiva su Prime Video sino al 2024.

Con la Serie A trasmessa da Dazn (e Sky che resta su campionato e coppe), insomma, siamo all’anno zero dello sport in diretta. Marie Donoghue, vice presidente Global Sports Video di Amazon, ne è convinta: «Con lo streaming si possono personalizzare le cose da vedere e questa è la nostra forza – racconta da Seattle, dove ha sede il quartier-generale di Amazon -. Siamo molto contenti dei risultati italiani di questi mesi. Partiamo sempre dai nostri clienti e da quello che pensano. In Italia le reazioni sono state positive per quanto riguarda la produzione, la qualità del segnale, la professionalità dei talent. Non siamo mai soddisfatti e vogliamo migliorare sempre, ma tutto sta andando per il meglio».

Nelle strategie di Amazon quanto è importante l’Italia?
«Prima di entrare in un nuovo mercato “studiamo” le passioni dei nostri iscritti e ci chiediamo: “Possiamo migliorare le cose per loro?”. Per l’Italia ci siamo detti che potevamo farlo portando gli eventi sportivi in diretta. I tifosi italiani sono tra i più passionali del mondo, le partite di Champions sono uno spettacolo straordinario. La nostra filosofia è arrivare nei Paesi con gli eventi più importanti e più seguiti. Negli Usa trasmettiamo il football Nfl, in Inghilterra la Premier: abbiamo pensato che la Champions potesse essere il modo giusto per accontentare il pubblico italiano. Ma vogliamo anche pensare a nuove opportunità per l’Italia in futuro».
Magari con la Serie A o con altri eventi sportivi in diretta?
«Tutto è possibile. Pensiamo sempre a dare qualcosa in più ai nostri clienti. Lo sport è il contenuto più popolare nel mondo. Conosciamo la passione dei tifosi italiani, abbiamo visto la loro reazione. Grazie alla Champions League arricchiamo il nostro servizio streaming. diamo più valore alla membership perché non facciamo pagare di più, e diamo la possibilità con una sola app di essere visti ovunque, su console, smartphone, televisione».
Il futuro dello sport in diretta è quindi nel servizi streaming?
«Sì, perché si hanno molte più opportunità di accesso ai contenuti. Possiamo offrire tanti modi diversi di vedere l’evento sportivo. Per Nfl e Premier, per esempio, non facciamo semplicemente vedere la partita in diretta, ma offriamo servizi alternativi come il doppio commento, le statistiche in tempo reale. Stiamo lavorando ancora sui contenuti offerti, vogliamo migliorare e dare a chi ci guarda in Italia la possibilità di assistere allo sport nel modo che vuole. Vogliamo innovare, non avere soltanto un tipo di tifoso».
(Continua su Gazzetta dello Sport)

 

(Nell’immagine il logo di Amazon Prime Video)