Pubblicato il 07/10/2021, 17:02 | Scritto da La Redazione
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Enrico Varriale salta le partite della Nazionale dopo la denuncia di stalking

Indagato per stalking, stop a Varriale: «Ma proverò che non sono un mostro»

La Stampa, pagina 33, di Michela Tamburrino.

Enrico Varriale, ex vicedirettore di Raisport, non andrà in video a commentare le finali di Nation League del 10 ottobre. Non una sospensione, ma «una decisione presa di comune accordo con l’azienda» per ragioni di opportunità dopo la denuncia presentata in estate contro il giornalista per stalking nei confronti della sua ex compagna che lo vede indagato dalla procura di Roma. Il gip Monica Ciancio ha disposto nei confronti del conduttore la misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa, con l’ordine di «non comunicare con lei neppure per interposta persona».

Nel provvedimento emesso dal gip si fa riferimento a «condotte reiterate» di molestie e minacce che avrebbero provocato nella vittima «un grave stato d’ansia e paura». La donna ha denunciato di essere stata picchiata, insultata, sbattuta contro il muro. E ha aggiunto di essere stata perseguitata, con telefonate di notte e appostamenti sotto casa. Accuse che il giornalista, interrogato lo scorso 30 settembre, bolla come «false e destinate a essere smentite nei fatti». «Solo una lite per gelosia», avrebbe detto agli inquirenti.

Varriale, lei dice che non è un provvedimento disciplinare, ma di fatto non commenterà le finali della Nation League.
«Non c’è stata nessuna sospensione e chi ne ha parlato e ha sbattuto il mostro in prima pagine ne risponderà nelle sedi opportune. Tutto è andato diversamente. In accordo con la direzione della mia testata e con i vertici dell’Azienda, abbiamo deciso che sarebbe stato più opportuno per me non seguire la partita del 10. Questo per non dar luogo a chiacchiere, equivoci, strumentalizzazioni e risvolti spiacevoli. A tutela della Rai e mia. Ripeto: una decisione presa di comune accordo. Nessuna sospensione e alcun provvedimento disciplinare».
Le accuse però sono molto gravi e circostanziate.
«La vicenda per come è stata trattata mi preoccupa. Sono stato additato come un mostro, ma allo stato dei fatti c’è solo una denuncia, la versione della signora e la mia versione. Mi preoccupa che si facciano processi sui giornali, un gioco al massacro che io non ho mai fatto. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale. Purtroppo, però, mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Non ho mai stalkerizzato alcuno e chi afferma il contrario ne risponderà».
(Continua su La Stampa)

 

(Nella foto Enrico Varriale)