Pubblicato il 06/09/2021, 17:01 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Myrta Merlino festeggia i 10 anni de L’aria che tira

La meta di Myrta Merlino: «In 10 anni L’aria che tira è cambiata con il Paese»

Il Messaggero, pagina 15, di Ilaria Ravarino.

Riparte oggi su La7, tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 11, l’ormai storico talk show di Myrta Merlino L’aria che tira, giunto quest’anno alla boa dei dieci anni di vita televisiva. «È un progetto forte, un programma quotidiano lungo e longevo che è cambiato insieme alle storie che raccontava – dice la conduttrice napoletana, 52 anni lo scorso maggio – sono partita che c’era Berlusconi, poi Monti, andavamo in onda quando ancora i grillini non erano nulla. Dopo il Covid abbiamo adottato uno studio diverso, senza poltroncine da salotto tv: solo scrivania e sedia, all’americana».

Quest’anno l’obiettivo, spiega Merlino, sarà quello di «riportare il sorriso e la serenità. Vorrei comunicare il senso di vivere l’anno della svolta, prendendo esempio da questa splendida estate azzurra. Viviamo un paese piano di risorse, che per ripartire, come ci insegnano gli atleti, deve ritrovare il senso della collettività. Vorrei provare a ricucire gli strappi».

Il racconto

Fin dalla prima puntata, dunque, spazio al racconto della politica (oggi i collegamenti da Siena, dove è atteso Matteo Salvini, e da Napoli per Giuseppe Conte), ma anche ai grandi temi dell’attualità: «Parleremo di chi sono davvero e cosa fanno gli irriducibili no vax, anche nelle scuole. Dobbiamo isolare ed essere durissimi con gli estremisti e i violenti, ma anche provare a dialogare con quella fascia che ancora ha dei dubbi e delle paure. Ci vuole comprensione». Tra gli ospiti della prima puntata Massimo Giannini, Maria Giovanna Maglie, Dario Nardella, Edoardo Rixi, Alberto Zangrillo, Maurizio Molinari, Ignazio La Russa ed Enrico Mentana.

«Parleremo anche della grande corsa al Quirinale, dove sarebbe magnifico un giorno immaginare una donna, e ovviamente delle amministrative, quelle di Roma innanzitutto. Sono il primo atto della nuova politica sotto l’ombrello di Mario Draghi. Scopriremo da che parte va il paese raccontando le città nelle parole dei loro abitanti, con tre puntate fuori dallo studio, a Napoli, Roma e Milano. L’idea è una: meno politichese e più realismo». L’esperienza del Covid, di cui il programma continuerà a occuparsi («Capiremo che autunno ci aspetta tra vaccini e contagi»), ha lasciato un segno forte anche nella stessa conduttrice: «Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo raccontato storie terribili, lavorato in solitudine, siamo andati in onda senza ospiti. Sono stata travolta da richieste di aiuto, denunce e racconti di dolore. “Dillo a Mirta”, la mia rubrica, è stata una miniera di storie: ho ricevuto 140.000 mail durante il lockdown».
(Continua su Il Messaggero)

 

(Nella foto Myrta Merlino)