Pubblicato il 19/06/2018, 19:03 | Scritto da Gabriele Gambini

Teo Teocoli: A R101 torno a casa, riproporrò i miei personaggi storici, rielaborandoli in chiave contemporanea

Teo Teocoli: La tv di oggi offre meno qualità rispetto al passato, questo è uno dei motivi per cui non la faccio da anni, la radio consente invece di sperimentare

«Le ultime rilevazioni hanno attestato R101 sui 2.200.000 ascoltatori. Il nostro obiettivo è raggiungere i tre milioni nei prossimi due anni. Per farlo occorre consolidare il posizionamento dell’emittente aggiungendo progetti capaci di alzarne ulteriormente la caratura». Parola di Paolo Salvaderi, Amministratore Delegato di RadioMediaset, che presenta il ritorno di Teo Teocoli in radio, con un programma tutto in diretta, dal primo ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 20. Significa posizionarsi nel drive time serale, dove i fendenti della concorrenza sono urticanti, ma dove il bacino di utenza potenzialmente conquistabile è pescoso.

Teocoli è sempre lo stesso: ha la battuta fulminante, la capacità di reinventarsi pur mantenendosi fedele nei decenni a una riconoscibilità da showman di razza, il carattere con qualche spigolo difficilmente smussabile che ne costituisce l’essenza leggendaria fin dai tempi in cui duettava con Massimo Cipollino Boldi. «Ho cominciato con la radio trent’anni fa in questo edificio», commenta durante la conferenza nella storica sede di Largo Donegani a Milano, dove oltre a Radio105, Virgin e R101 c’è anche RadioMontecarlo, «ritorno volentieri in quella che considero casa mia». Al suo fianco, Nino Formicola, fresco vincitore dell’Isola dei Famosi, il Gaspare che formava l’indimenticata coppia comica col compianto Zuzzurro Andrea Brambilla, e la conduttrice Silvia Notargiacomo. Tra gli autori, Marco Posani, che sia Teocoli, sia Formicola conoscono bene.

Il titolo dello show è ancora in via di definizione, Teocoli promette che non farà sconti: «Faremo intrattenimento, saremo politicamente scorretti, riproporrò sia i miei personaggi storici, lanciati ai tempi di Mai Dire Gol, sia le mie imitazioni. Tra i volti recenti, sono affezionato a Mario Balotelli, non si può non volergli bene, imiterò anche lui».

Dice “imitare”, ma in cuor suo sa che il termine più adatto è “rielaborare”: «Un’imitazione fine a se stessa finisce subito. Nella mia carriera ho sempre puntato a carpire l’essenza dei personaggi, rubando loro un po’ di anima». Da lì sono nate icone televisive come Cesare Maldini, Adriano Galliani, l’avvocato Prisco: tutti passati sotto le forche caudine del talento di Teo, che ne ha plasmato l’essenza rendendoli irresistibili al grande pubblico. Resta da capire chi sia, l’entità che si nasconde dietro la definizione di “grande pubblico”.

«Da oltre dieci anni non faccio televisione, ma non sono mai stato fermo. Ho riempito i teatri, fatto tour in giro per l’Italia. Però il teatro è una riserva indiana. I fan ti seguono, ma la visibilità televisiva è un’altra cosa. Il problema è che la tv di oggi è molto diversa, consente pochi margini di sperimentazione comica vera, come accadeva una volta, quando tutti noi reduci dell’esperienza del Derby ci siamo inventati una carriera di successo. La radio invece permette di provare linguaggi e di saggiare terreni».

Mentre si raccontano aneddoti del passato, è impossibile non ripensare all’epoca pionieristica di Emilio, show di Italia 1 erede di Drive In, che dal 1988 al 1990 vide proprio Teocoli e Formicola tra i protagonisti. «Era un programma avanguardista, ancora oggi sarebbe attuale, nonostante la tv contemporanea offra una qualità inferiore rispetto al passato. C’è meno specializzazione, tutto è più improvvisato. Ma un comico non deve guardarsi indietro, deve sapersi aggiornare e, all’occorrenza, sparire per un po’, per poi ritornare. Sempre davanti a un pubblico. Non credo al comico che diventa autore e scrive per gli altri».

Il ritorno di Teocoli non è l’unica novità che riguarda R101. Entro il 2019 sono previsti anche un potenziamento del morning show de La banda di 101 e un nuovo programma con Alvin e Katya Follesa.

Gabriele Gambini

(nella foto Teo Teocoli)