Pubblicato il 28/05/2018, 16:32 | Scritto da Tiziana Leone

Il servizio pubblico di Giletti e quella telefonata di Martina a Fazio, che sapeva tanto di par condicio

Le telefonate di Di Maio e Martina a Rai 1. Gli interventi di Di Battista, Salvini e Meloni da Giletti. Un testa a testa testimoniato anche dai dati Auditel

Il servizio pubblico lo fa La7. Cairo gode. Massimo Giletti stragode. Bruno Vespa starà probabilmente prendendo a capocciate il cartonato di Fabio Fazio, che ieri sera ha assistito con una faccia da funerale alle telefonate in diretta di Luigi Di Maio e Maurizio Martina nel suo programma, subito dopo aver mostrato i muscoli di Roberto Bolle.

C’è da dire che anche Enrico Mentana probabilmente si sarà svegliato con un travaso di bile per aver portato la diretta fin quasi sotto le mura, ma poi dal cavallo di Troia è uscito Giletti. Gli ascolti d’altronde non mentono: in sovrapposizione La7 ha avuto 2.672.763 mila spettatori, contro Rai 1 che ha ottenuto 2.629.820. Segno evidente che i tanti che ieri sera cercavano di capire se il Capo dello Stato sarebbe stato messo sotto accusa da Di Maio, mentre Salvini con il coltello in mano pugnalava entrambi, il tutto sotto la supervisione di tedeschi e francesi, che stavolta non erano i protagonisti della solita barzelletta, hanno puntato il telecomando su Giletti, l’unico a offrire una diretta completa sul casino che stava montando.

Fazio ci si è trovato. Catapultato tra l’intervento del pentastellato Di Maio e il piddino Martina, che poi a onor del vero è sembrata una telefonata pilotata per ristabilire la par condicio, se no poi Orfeo chi lo sente. E infatti pare che al Quirinale non abbiano preso benissimo il comizio lasciato a Di Maio. Seduto con una faccia tra il funerale e il preoccupato, il conduttore ha cercato di incalzare Di Maio, inanellando articoli della Costituzione, ma poi la prima domanda che gli è scappata è quella di chi fa televisione e si preoccupa del suo programma. «Domenica prossima verrà ospite a Che tempo che fa?».

Retorica, perché Di Maio ha già detto sì altre quindici volte, salvo poi dare buca. Su La7 Giletti ha intervistato Salvini e Di Battista, mandato in onda i vagiti della figlia di Giorgia Meloni che metteva sotto processo Mattarella tra un biberon e un carillon, schierato la Santanchè e Travaglio, Klaus Davi e Massimo Giannini. Insomma ha fatto il suo lavoro. Quello che non compete a Fazio. Perché Fazio aveva ospiti Roberto Bolle ed Enrico Brignano, oltre all’ex ct della nazionale Gian Piero Ventura, che pure lui con quella faccia da funerale.

Ventura ha cominciato anche lui con il grande inciucio che l’ha prima circondato e poi fatto crollare, mentre la nostra Nazionale vinceva c’era chi lo pugnalava alle spalle. E il Presidente diceva una cosa e poi ne faceva un’altra. Ma Presidente chi? Ma Ventura parla di Tavecchio o di Mattarella? Ma non era Di Maio quello rimasto fregato? Poi capisci perché in Italia siamo tutti allenatori.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto, da sinistra, Massimo Giletti e Fabio Fazio)