L’Unione Europea detta le nuove regole tv: pubblicità più libera
Gli editori potranno scegliere quando mandare in onda la pubblicità
Accordo storico, anche se per ora è preliminare, tra il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione sulle nuove regole relative ai media audiovisivi europei. La direttiva rivista (Avmsd, AudioVisual Media Services Directive), secondo la Commissione Europea, consentirà di «proteggere meglio i minori da contenuti potenzialmente dannosi, sia in tv che su servizi on demand». Giro di vite anche sui contenuti che incitano all’odio e all’istigazione al terrorismo.
In una visione di cambiamento delle abitudini di fruizione dei contenuti da parte degli spettatori, ma con un occhio di riguardo alle peculiarità locali, le nuove regole prevedono che nei cataloghi on demand ci dovranno essere almeno il 30% di prodotti europei.
Buone notizie anche per le concessionarie di pubblicità, perché le nuove norme prevedono una maggiore flessibilità nella pubblicità televisiva, vale a dire che «il limite complessivo del 20% del tempo di trasmissione viene mantenuto tra le 6 e le 18», mentre, «al posto degli attuali 12 minuti all’ora, le emittenti potranno scegliere più liberamente quando mandare in onda la pubblicità durante il giorno».
L’accordo verrà finalizzato a giugno, quando le istituzioni si incontreranno per mettere a punto gli ultimi dettagli della proposta. Dopo la conferma del Consiglio e il voto della plenaria del Parlamento, le nuove norme dovranno essere trasposte negli ordinamenti nazionali degli Stati membri.
(Nella foto la Commissione europea di Bruxelles)