Pubblicato il 26/01/2018, 14:05 | Scritto da Tiziana Leone
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La segretaria di Goebbels ricostruisce la follia del nazismo su History

Brunhilde Pomsel, per anni segretaria di Goebbels, si racconta alle telecamere con onestà in un documentario in onda stasera su History

Nichilismo, egoismo, opportunismo. Sono queste le parole chiave della vita della protagonista del documentario La segretaria di Goebbels, in onda oggi alle 21.00 su History (in esclusiva su Sky al canale 407). Nata e vissuta a Berlino, Brunhilde Pomsel aveva appena compiuto 22 anni quando, nel 1933, il partito nazionalsocialista prese il potere in Germania. Ma è nel ’42, quando diventerà la segretaria del Ministro della Propaganda Joseph Goebbels, che la sua vita cambierà per sempre: per anni batte diligentemente delle parole di odio sui tasti della sua macchina da scrivere, ma non alza un dito per fermare l’orrore nazista. Si sente innocente, ma lo è?

Intervistata poco prima di morire, ormai ultracentenaria, la Pomsel si racconta nel documentario con sincerità: «Io non ero il tipo che opponeva resistenza. Non avrei mai osato farlo. Io ero una codarda».  Ricostruisce l’adesione al nazismo: «Non seguivo la politica, ma mi iscrissi al partito nazista. Perché lo feci? Ma perché lo facevano tutti – aggiunge – Goebbels era incredibilmente vanitoso, sicuro di sé e arrogante». Ricorda la Seconda Guerra Mondiale e i giorni finali del nazismo, trascorsi insieme agli altri gerarchi nel bunker sotto Berlino, dove venne catturata dai sovietici. La Pomsel offre uno sguardo unico, tagliente e sincero sui meccanismi del regime totalitario nazionalsocialista, ma offre soprattutto la possibilità di riflettere su quali mostruose conseguenze può avere, sull’intero genere umano, il semplice gesto di voltare la testa dall’altra parte. La segretaria di Goebbels verrà trasmesso durante la programmazione che History dedicherà al Giorno della Memoria.

 

 Tiziana Leone

 

(Nella foto Brunhilde Pomsel)