Pubblicato il 28/08/2017, 16:31 | Scritto da La Redazione

James Franco: la storia d’America fra serie Tv e cinema

James Franco: la storia d’America fra serie Tv e cinema
L'attore sarà protagonista quest'autunno con la serie Tv HBO The Deuce (in arrivo a ottobre su Sky Atlantic) e il film In dubious battle: Il Coraggio degli Ultimi. Così Francesca Scorcucchi su "Il Mattino".

Scioperi, migranti, porno. E l’America cambiò volto con James Franco

Rassegna stampa: Il Mattino, di Francesca Scorcucchi.

Dalle lotte sindacali nell’America degli anni Trenta alla nascita dell’industria pornografica negli anni Settanta. James Franco, al cinema e in televisione, esplora la storia recente del suo Paese. «Cerco di dedicarmi sempre a progetti in cui credo veramente, propongo grandi storie che gli altri non hanno pensato di far diventare film, o serie tv. Ora non c’è più differenza fra cinema e televisione», dice l’attore e regista che sarà su Hbo negli Stati Uniti dal 10 settembre con The Deuce (in Italia arriverà a ottobre su Sky Atlantic), nuova attesa serie creata da David Simon e George Pelecanos che racconta la nascita della fiorente industria pornografica a New York, negli anni Settanta, dalla pura illegalità dei primi esperimenti alla creazione di una macchina da soldi che ha cambiato il modo di vivere la sessualità del mondo occidentale.

Al cinema, invece, Franco indossa i panni del regista impegnato. Dal 7 settembre arriva in Italia In dubious battle, adattamento dell’omonimo romanzo con cui John Steinbeck racconto le lotte sindacali dei raccogliori di mele nella California degli anni che hanno seguito la grande depressione del 29.
Due epoche e due storie molto diverse, eppure legate al filo dell’economia capitalista che contraddistingue da sempre la storia degli Stati Uniti. Quella raccontata in televisione è la storia di un’industria fiorente. James Franco, che della serie è anche il produttore, interpreta il ruolo di due fratelli gemelli, Vincent e Frankie Martino, baristi piuttosto intraprendenti, che intuiscono l’opportunità di business rappresentata dalle fotografie a luci rosse. «Non ho mai incontrato il vero Vincent spiega l’attore ma il suo bar a Times Square era un vero crocevia di mondi lontani. Un melting pot di livelli sociali molto differenti, dove le prostitute si mescolavano con i poliziotti e il pubblico dell’ultimo capolavoro di Andy Warhol. È stato in quell’ambiente che è nata l’industria del porno. La storia di come questo settore si sia evoluto e abbia prosperato grazie ai primi pionieri, è molto affascinante. Inizialmente, quando era ancora illegale, il porno nella Grande Mela era finanziato in gran parte da Cosa Nostra, dalla mafia. Sono queste le radici di un tipo d’intrattenimento che oggi ha assunto dimensioni globali. Il tema principale che vogliamo esplorare, però, è come il porno abbia influenzato la nostra cultura, dalla pubblicità, dalla vendita di automobili al modo in cui uomini e donne comunicano». La prima stagione della serie sarà divisa in undici episodi da un’ora ciascuno e vede nel cast anche Maggie Gyllenhaal nei panni di un’intraprendente prostituta.

Altrettanto importante per la storia recente americana è l’epoca raccontata in In dubious battle: Il Coraggio degli Ultimi, presentato a Venezia lo scorso anno e ora in uscita nelle sale. Come il libro, il film racconta la storia di un attivista del partito laburista alla testa di uno sciopero per rivendicare migliori condizioni di lavoro negli anni post-Grande Depressione. Il gruppo di braccianti, migranti, riuniti per affrontare i proprietari terrieri dopo la riduzione dei salari, verranno picchiati e maltrattati ma lotteranno per portare avanti la loro protesta. «Sono un fan di Steinbeck da quando ero adolescente dice Franco – Ho letto questo libro anni fa ma ci sono tornato di recente e ho pensato che si trattasse di una storia perfetta per essere trasformata in un lungometraggio, anche grazie al grande conflitto descritto al suo interno, più attuale che mai. Non sono mai stato politicamente attivo, ma come figura pubblica ci sono alcune cose che posso fare per sensibilizzare le persone, sento il dovere di inviare i giusti messaggi ai più giovani. È il mio modo di dire a chi guarda che il cambiamento passa dalle nostre mani. Dopo queste ultime elezioni negli Stati Uniti, in tanti hanno cominciato a sentirsi come se la loro voce non avesse valore. Io vorrei far capire che è sempre positivo essere coinvolti nel sociale, mentre starne fuori non è una risposta. Certamente in America ci sono una classe operaia e una middle class che sono state lasciate indietro, e questo non è un bene per il nostro Paese. Spero di contribuire a fare luce sulla questione». In dubious battle fu tradotto in italiano da Eugenio Montale, non a caso con il titolo La battaglia.

 

(Nella foto James Franco)