Pubblicato il 03/08/2017, 19:33 | Scritto da Tiziana Leone

Lucio Presta cita in giudizio Raiuno, ma lavora con Raiuno. Tutto normale?

La Arcobaleno 3 di Lucio Presta ha citato in giudizio Raiuno per la vicenda legata alla chiusura di Parliamone sabato, condotto dalla moglie Paola Perego. Non sarà ora complicato dialogare con la Rai?

Evidentemente c’è qualcosa che mi sfugge. Perché se la Arcobaleno Tre di Lucio Presta cita in giudizio Raiuno per “danni di immagine, economici e biologici a seguito vicenda @peregopaola” significa che la società di cui sopra non dovrebbe più intrattenere rapporti di lavoro con Raiuno. Ma visto e considerato che con Raiuno lavorano molti artisti della Arcobaleno Tre, gente come Antonella Clerici, Amadeus, Marco Liorni mentre altri come Roberto Benigni e Paolo Bonolis vanno e vengono a periodi alterni, allora come funziona?

No perché se io citassi in giudizio TvZoom non potrei continuare ad avere queste righe, potrei aprirmi un blog, chiedere asilo alla concorrenza, aprirmi un negozio biologico senza glutine, per la felicità di molti, ma lavorare per l’azienda con cui avrò diversi appuntamenti in tribunale accompagnata da avvocati che costano, ecco la vedrei dura. Certo Lucio Presta non è un tipo che fa le cose così, che si sveglia la mattina e cita in giudizio la rete che gli dà da mangiare, eppure qualcosa con la rete che gli dà da mangiare deve essere andato storto. La moglie, Paola Perego, evidentemente non è più nel palinsesto della rete che gli dà da mangiare. Eppure c’era. Almeno fino a fine giugno. Evidentemente quello che Raiuno aveva messo sul piatto come risarcimento del danno per aver chiuso un programma in fretta e furia dopo una puntata riuscita oggettivamente male, non era abbastanza. Così per difendere la Perego, la Arcobaleno 3 porta Raiuno in giudizio.

E ora i propositi del direttore generale della Rai, Mario Orfeo, di riportare Roberto Benigni su Raiuno per una serata evento a dicembre dove vanno a finire? Difficile immaginare un colloquio tra le due parti, allora signori volete Benigni a Natale, sì d’accordo, ah vi ricordo l’appuntamento di domani mattina in tribunale, ci sarebbero almeno un paio di milioni di euro di danni, no non è una cosa personale, però se volete Bonolis per il prossimo Festival di Sanremo ci sarebbe anche il danno biologico da chiarire, perché se poi alla Clerici non fate fare nemmeno uno show con qualche ragazzino io porto agli avvocati anche il mancato guadagno di mia moglie. Senza considerare che a questo punto la scia dei querelanti potrebbe allungarsi.

Prendiamo Massimo Giletti che da giorni rivendica la sua dignità calpestata. Vuoi che non ci sia un bravo avvocato in grado di trovare gli estremi per un danno biologico e di immagine? Per non parlare della povera negletta Adriana Volpe, cazziata e mazziata da quella linguaccia di Giancarlo Magalli, già portato in tribunale, ma magari un pensierino per scarsa attenzione da parte della sua azienda ce lo fa. E Gianluca Semprini, declassato da conduttore di prima serata a giornalista della fascia notturna? E Barbara De Rossi, sostituita da Asia Argento, poi cacciata anche lei? E allora Gigi Marzullo? Volete mettere il danno biologico che ci procura con quei capelli e quelle camicie?

Tiziana Leone

(Nella foto Paola Perego e Lucio Presta)