Pubblicato il 29/07/2017, 14:01 | Scritto da La Redazione
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Rai, il monito della Corte dei Conti «Eliminare sprechi e inefficienze»

Rai, il monito della Corte dei Conti «Eliminare sprechi e inefficienze»
La relazione sul bilancio 2015 si sollecita di incrementare l'internalizzazione delle attività. Così su La Gazzetta del Mezzogiorno.

La capogruppo chiude il bilancio con una perdita di 45,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2014

 

 

Rassegna Stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 14

 

LA RELAZIONE SUL BILANCIO 2015 SI SOLLECITA DI INCREMENTARE L’INTERNALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ

Rai, il monito della Corte dei Conti «Eliminare sprechi e inefficienze»

 

ROMA. La Rai deve attivare «ogni misura organizzativa, di processo e gestionale, idonea ad eliminare residue inefficienze e sprechi, proseguendo, laddove possibile e conveniente, nel percorso di internalizzazione delle attività e concentrando gli impegni finanziari sulle priorità effettivamente strategiche», con decisioni di spesa «strettamente coerenti con il quadro di riferimento». È il monito della Corte dei Conti nella Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2015. La gestione della Rai e del gruppo – rileva la Corte dei Conti – ha registrato nel 2015 un miglioramento rispetto al precedente esercizio. La capogruppo chiude il bilancio con una perdita di 45,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2014 (-203,4 milioni). La struttura patrimoniale della società ha posto in evidenza un capitale proprio pari a 811,7 milioni, in diminuzione rispetto al 2014 (828,4 milioni). Il volume dei debiti finanziari verso banche ha registrato la consistenza di 51 milioni, mentre nel 2014 ammontava a 356 milioni. Il miglioramento – spiega la Corte – è solo apparente, essendo stato determinato dall’emissione obbligazionaria di 350 milioni del maggio 2015, operazione che ha permesso il rimborso anticipato di un finanziamento di 295 milioni di durata inferiore. I ricavi totali hanno subito una leggera flessione (-0,6% pari a 14,4 milioni), passando da 2.349,7 milioni nel 2014 a 2.335,3 milioni nel 2015. Le entrate da canone (1.588,1 milioni nel 2014 e 1.637,5 milioni nel 2015) sono cresciute del 3% (49,4 milioni), mentre i proventi pubblicitari sono stati pari a 585,5 milioni, con una diminuzione di 10,7 (-1,8%) rispetto all’esercizio precedente. Sul versante opposto la capogruppo ha sopportato costi complessivi per 2.251,7 milioni che presentano, rispetto all’esercizio 2014, un calo di 77,3 milioni (-3,3%) dovuto soprattutto alla assenza di costi relativi ai grandi eventi sportivi tenuti nel 2014.

 

(Nella foto, la statua equestre di Viale Mazzini)