Pubblicato il 05/03/2017, 12:01 | Scritto da La Redazione
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Carmen Lasorella: la Rai costretta a ridarmi un ruolo in azienda

«Sono stata costretta a difendermi. Avevo fatto presente il mio diritto e dovere di lavorare, ho fatto proposte. Ho chiesto di incontrare il direttore generale ma non l’ho ancora visto».

 

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 45, di Carmen Lasorella

 

La sentenza del giudice

Lasorella: la Rai costretta a ridarmi un ruolo in azienda

 

 

Il 2 marzo è stata una data importante per Carmen Lasorella. «Un giudice mi ha restituito fiducia e serenità. C’è una sentenza che addebita alla Rai la mia dequalificazione professionale e la condanna a restituirmi un ruolo e a risarcirmi». È tra i giornalisti più noti della Rai: era necessario arrivare davanti a un giudice? «Sono stata costretta a difendermi. Avevo fatto presente il mio diritto e dovere di lavorare, ho fatto proposte. Ho chiesto di incontrare il direttore generale ma non l’ho ancora visto. Sono stati anni difficili, psicologicamente pesanti». Proviamo a ricapitolare… «Sono stata assunta in Rai nel 1987: lì è iniziata la mia carriera. Fino al 2007 è stata sempre una crescita, anche se con fatica perché non sono mai stata contigua alla politica e la mia indipendenza mi ha regolarmente penalizzata: spesso sono diventata ingombrante». E dunque cosa è successo? «Lo stipendio deve essere una conseguenza del lavoro, invece sembrava non fossi più adatta a fare nulla. Dopo un’interpellanza parlamentare sono arrivate delle proposte tra cui dirigere la testata che si occupa del traffico e altre cose improbabili. La più accettabile era diventare dg della piccola tv di San Marino, cui la Rai partecipa al 50%. Ho lavorato per 4 anni e mezzo lì, puntando sul digitale». Poi è tornata a Roma? «Sì, dopo alcuni mesi mi hanno nominato presidente di RaiNet che però, dopo un anno, nel 2014, è stata chiusa. Il ramo web Rai è stato collocato in un’area tecnica: ero l’unica giornalista tra ingegneri. Costretta a dare le dimissioni, attraversavo ogni giorno corridoi vuoti, pochi saluti, silenzi. Un periodo devastante». E ora cosa chiede? «Solo di poter essere impiegata utilmente». Cosa l’ha delusa di più? «La posizione della Rai che nelle memorie è arrivata a denigrarmi con acrimonia e toni che mi hanno fatto male». E ora che succederà? «Ho ricevuto una convocazione dall’ufficio del personale. Intanto un giudice ha fatto giustizia. Speriamo…».

 

(Nella foto, Carmen Lasorella)