Pubblicato il 11/09/2016, 16:30 | Scritto da La Redazione
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La Rai cambia pelle e loghi: tutto più minimal

La Rai cambia pelle e loghi: tutto più minimal
Lunedì 12 settembre debuttano i nuovi loghi delle reti di Viale Mazzini: via le nuvolette da Rai 1 e le immagini sovrapposte di Rai 2. Così Paolo Conti sul “Corriere della sera”.

Rai, si cambia: ora è tempo di minimalismo

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 23, di Paolo Conti.

Debuttano i nuovi loghi: via le nuvolette da Rai 1 e le immagini sovrapposte di Rai 2.

La Rai cambia volto grafico da domani. Addio alle nuvolette di Rai 1, alle immagini sovrapposte di Rai 2, al verde di Rai 3 che coincideva proprio con quello scelto per il simbolo della regione Lombardia nel 1975 dal gruppo Bruno Munari-Bob Noorda-Roberto Sambonet-Pino Tovaglia, e quindi nell’immaginario collettivo poteva apparire troppo «nordista». Mutano la grafica, i loghi, i bumpers (ovvero i brevi filmati che precedono gli spot dei programmi), i cartelli di servizio (per esempio gli annunci per i film per minori accompagnati, o il meteo). Il punto di riferimento sarà il simbolo-base della Rai che già esiste: il quadrato blu. La nuova veste, curata dalla direzione creativa di Massimo Maritan (il progetto è stato indirizzato e seguito dal vicedirettore Roberto Bagatti che ha alle spalle una lunga esperienza internazionale), viene definita dagli ideatori «modernista e minimalista», cioè «pulita» e destinata a durare nel tempo, pensata per «assicurare identità, coerenza e continuità» all’immagine aziendale all’insegna dell’ordine visivo.

Si voleva ottenere una «soluzione comunque contemporanea ma non di tendenza, quindi troppo effimera». Non cambia il carattere Futura, un grande classico della comunicazione aziendale internazionale dagli anni Trenta del 900: lo usa anche Ferrovie dello Stato. Alla direzione creativa ammettono che, nel complesso dell’operazione, ci sono citazioni anche volute di grandi della grafica come Massimo Vignelli (sua la pianta della Metropolitana di New York), Bruno Munari, Josef Albers. Per ora i cambiamenti riguarderanno Rai 1 (un quadrato tradizionale e «rassicurante», con un blu più caldo del precedente, con l’introduzione di una punta di rosso), Rai 2 (color carminio, che diventa nei diversi usi un rombo «dinamico»), Rai 3 (un verde più chiaro, che poi si trasforma un quadrato intersecato), Rai 4 (col nuovo colore viola che sostituisce il magenta ritenuto troppo «femminile», pronto per una veloce frammentazione del simbolo quadrato, per sottolineare una rete dinamica). Seguiranno presto le altre reti. Da gennaio si partirà anche con la grafica in 3D. Un’altra caratteristica della revisione grafica sarà l’inclusione di tutti i prodotti. Con la riforma grafica la Rai tanta di mostrarsi unica e compatta. Poi toccherà soprattutto ai contenuti: e sarà la vera scommessa della gestione Maggioni-Campo dall’Orto.

 

(Nell’immagine i nuovi loghi Rai)