Pubblicato il 09/06/2016, 14:31 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: L’ingratitudine della Rai verso Pippo Baudo

Pippo Baudo, il conduttore per eccellenza e l’ingratitudine della Rai

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 55, di Aldo Grasso.

Rai Storia ha dedicato un ritratto a Pippo Baudo per festeggiare i suoi primi 8o anni: tanti show condotti su Rai 1 e centinaia di domeniche pomeriggio portano la sua firma. Ma forse Pippo si aspettava qualcosa di più dalla festa: gli omaggi ci sono stati, frammenti dei suoi programmi sono andati in onda, ha avuto un’ospitata a Verona, ha ricevuto molte telefonata, ha letto qualche tweet. Ma qualcuno gli avrà detto «Pippo abbiamo ancora bisogno di te»? Perché la Rai non ha un laboratorio interno da affidare ai suoi grandi professionisti? Baudo ha i suoi anni (il discorso vale per Antonello Falqui, vale per Renzo Arbore, vale per altri grandi artisti), forse è giusto lasciare il posto a conduttori più giovani. Ma sarebbe del tutto ingiusto e anche controproducente per l’azienda rinunciare alla sua professionalità e alla sua esperienza. Qui in Italia, specie in tv, tutti nascono «imparati»: una supervisione di Pippo li aiuterebbe a crescere e permetterebbe a lui di non sentirsi emarginato da un mondo cui ha dato molto. Pippo è il conduttore per eccellenza, l’uomo che incarna ancora l’idea della star televisiva, non più lontana e inafferrabile come quelle cinematografiche, ma vicina, a portata di mano.

È il presentatore che ha inventato la regia «sul campo», ultimo erede della grande tradizione del varietà. È stato lui a scandire il ritmo del programma mentre lo metteva in scena e affrontava imperturbabile qualsiasi imprevisto. Infaticabile, ha interpretato come pochi il ruolo di talent scout per giovani promesse, più volte ha dimostrato di saper riempire i buchi del palinsesto. Dopo 50 e più anni di duro lavoro non ha più voglia di patire certe indifferenze, di subire passivamente la condizione di «non essere più utile all’azienda». Di temperie così, nella sua lunga carriera, Pippo ne ha attraversate molte. Quello che lo tormenta oggi, da buon siciliano, è il senso di ingratitudine.

(Nella foto Pippo Baudo)