Pubblicato il 23/04/2016, 14:01 | Scritto da La Redazione

Il ritorno in Rai di Fiorello

«Tutti più giovani di noi»

 

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 47, di Stefano Landi

 

Il ritorno in Rai di Fiorello

«Tutti più giovani di noi»

Lo showman materia vivente al «Rischiatutto» di Fazio

 

Nel nome di Mike. Di quell’allegria che gli aveva trasmesso dall’inizio della loro amicizia e che lui ha saputo riciclare con classe comica rara. Negli ultimi anni della vita e carriera di Mike Bongiorno, i due erano una coppia di fatto: sul set di pubblicità e programmi televisivi. Fiorello torna in Rai, in diretta tv dopo cinque anni sabbatici (ben) spesi tra radio e nell’edicola sul web. Fiorello attacca con un monologo sul passare del tempo: «È cambiato tutto, ormai sono tutti più giovani di noi. C’è un direttore generale con i capelli lunghi. Cinque anni fa se uno come Campo Dall’Orto andava fuori da viale Mazzini avrebbero chiamato i carabinieri». Lo aveva detto alla vigilia dell’operazione amarcord: «Proverò una delle emozioni più grandi della mia vita, entrando in un pezzo di storia della tv italiana». Atteso come una rockstar, Fiorello entra in punta di piedi già nel pomeriggio prima di andare in onda, hackerando l’account Twitter del programma postando le tre parole della formula nostalgia: «Amici ascoltatori, allegria». Seconda serata targata Fiorello dopo il boom di ascolti della prima di giovedì. Quando nonostante qualche critica (di noia e eccessi di solennità)

sui social network, il popolo di Raiuno ha risposto fedele alla linea vintage: 30,79% di share, con 7 milioni e 537 mila telespettatori. Soglia livellabile, verso l’alto grazie all’effetto Fiorello. «La Rai è talmente avanti che sta facendo il giro e parte da “Rischiatutto”. E prevede la risposta della concorrenza: Mediaset rifarà “La ruota della fortuna”: presenterà un ex concorrente che è diventato un uomo di spettacolo, Matteo Renzi, con la Boschi a girare la ruota».

Durante la serata i tre concorrenti (controllati col metal detector per evitare l’aiutino tecnologico) sdottorano sul loro argomento a scelta (musica sinfonica, Juventus e Marilyn Monroe) e poi su vita, morte e miracoli del super-ospite Fiorello: categoria «materia vivente». «Se i professori che anni fa mi bocciavano vedessero che ora sono materia di studio: cosa hai oggi? Storia, filosofia e Fiorello». Poi lo showman infila la serie delle sue imitazioni evergreen: Camilleri, La Russa, Morandi, Battiato. Gioca con Fazio, con il Signor No e la valletta filosofa Matilde Gioli. In studio ci sono anche Cristina Parodi, Martina Colombari, Annalisa, il fenomeno dello slittino Armin Zoeggler, il campione di sci Christof Innerhofer e il campione di nuoto Domenico Fioravanti. Ma la scena la ruba lui (in Rete lo eleggono conduttore di fatto). Fantasista puro, si muove e si agita in stile Benigni. Vero padrone di casa. Anche quando sfida Fazio imitando Mike. Entrando nella macchina del tempo e aprendo la scatola dei suoi ricordi: «Bisogna aver vissuto ciò che è stato il “Rischiatutto” per noi di quella generazione». Aveva io anni e ricorda perfettamente quell’Italia che si specchiava nella televisione.