Pubblicato il 15/04/2016, 15:34 | Scritto da Gabriele Gambini

Aristide Malnati salva la Ventura e tifa Fragomeni

Aristide Malnati salva la Ventura e tifa Fragomeni
TvZoom ha incontrato il concorrente dell'Isola dei Famosi, che ha detto la sua sulle eliminazioni e ha raccontato tutte le dinamiche vissute nel programma.

Dice l’egittologo ritiratosi dal reality di Canale 5: “Votate per il pugile Fragomeni, la sua storia è come quella di Rocky Balboa”.

 

Ha declamato poesie, innescato arditi paragoni tra personaggi della Storia e concorrenti dell’Isola. Aristide Malnati, l’egittologo prestato al naufragio televisivo in Honduras, ha di che mangiarsi le mani. Se avesse resistito su Playa Soledad anziché ritirarsi, si sarebbe scontrato con Simona Ventura e chissà come sarebbe andata a finire. Ma a parlare col senno di poi son capaci tutti. La realtà è che il reality di Canale 5, oltre alla Simona Nazionale, ha perso anche la copertura divulgativa pop data dalla presenza dell’accademico amico di Signorini. Ora gli autori dovranno far saltar fuori idee fresche per non cadere nella ripetizione questurina e burocratica dei cliché. Intanto, Malnati dice: «Faccio il tifo per Giacobbe Fragomeni. La Ventura? Come la regina Hatshepsut d’Egitto».
Sa che, se avesse resistito, se la sarebbe giocata con Simona Ventura?

Se fossi rimasto, sì, lo so. So anche di aver ottenuto un ottimo riscontro sui social. Quasi inaspettato. Ma non sono pentito della mia scelta. Rimanendo un’ulteriore settimana, mi sarei trascinato stancamente, non avrei avuto lo stesso entusiasmo, la negatività avrebbe preso il sopravvento.

Antropologicamente, è più entusiasmante condurre uno scavo in Egitto o l’esilio televisivo sull’Isola?

Sono due esperienze molto diverse. Gli scavi in Egitto sono qualcosa di molto fisico, compensato dalla ricerca scientifica e da una completezza umana straordinaria. L’Isola è un’emozione differente, qualcosa di alto e al contempo basso. Anch’essa completa.

Una delle sue prerogative era citare autori classici. Abbini l’esperienza nel reality a un componimento poetico.

Se l’Isola fosse un componimento poetico, sarebbe senz’altro l’Odi et Amo di Catullo. Esprime al meglio l’esperienza emozionale dicotomica, antitetica, un ossimoro puro.

Dica la verità, alla fine con l’accendino come è andata, veramente?

Come ho raccontato in puntata. Con l’accendino è stato acceso il fuoco, poi, sulle prime, abbiamo detto di aver usato i miei occhiali col metodo degli specchi ustori. Una messa in scena in cui sono stato coinvolto. Alla sera, col consenso del gruppo, ho dichiarato come stavano realmente le cose e da lì si è innescato un processo di redenzione. La mia avventura è cominciata davvero.

Poi l’avventura è finita. Per lei e per Simona Ventura.

Simona è come la regina Hatshepsut. Unica faraona donna della storia a detenere un trono tradizionalmente maschile, regnò ma, dopo il suo regno, fu condannata all’oblio. Lo stesso è accaduto per lei sull’Isola. Simona esce di scena, ma non è sconfitta.

Eppure il televoto ha parlato chiaro.

Il televoto non è un sistema oggettivo. Non esprime il parere della totalità degli spettatori. Soprattutto perché è legato ai social e lì, si sa, spopolano attori, tronisti e veline.

Detto questo, a Playa Soledad, Simona non ha avuto troppe difficoltà a procacciarsi il cibo. Lei, Malnati, è sembrato più a disagio.

Lei ha acceso bei ceppi per il fuoco e ha preso molte lumache. Ma anch’io me la sono cavata. Ho esplorato la foresta e la costa, mi sono dato da fare con granchi e paguri, che sfortunatamente mi hanno procurato l’attacco diarroico che si è accanito sul mio intestino. Il mio problema è stato quando ho rinunciato al fuoco. L’ho fatto per riuscire a dormire.

Ora che cosa accadrà?

Per me i favoriti sono Mercedes e Jonas. Anche Marco Carta, benché abbia un animo genuino, meno intrigrante, dunque maggiormente esposto a imboscate. Ma io tifo Giacobbe Fragomeni.

Giacobbe Fragomeni come Rocky Balboa?

Esatto. Per lui sarebbe un riscatto. Ha avuto una vita travagliata, ha trovato uno scopo diventando professionista di uno sport duro, molto difficile. Se vincesse l’Isola, sarebbe un bel messaggio per tutti.

Altre esperienze umane interessanti?

Enzo Salvi è una persona schietta, mi piace. Anche Fiordaliso. La apprezzo, nonostante qualche incomprensione iniziale. Paola Caruso è una persona particolare, strampalata, ma sincera. Con altri ho condiviso invece il territorio, ma in maniera più formale che sostanziale.

Che cosa sarà di Aristide Malnati adesso?

Ho il mio lavoro ben strutturato di divulgatore scientifico su giornali e riviste. Scrivo progetti per tv e radio. Questi aspetti rimangono un punto fermo per me. La tv da protagonista potrebbe stuzzicarmi solo se potessi farla con le mie caratteristiche: attenzione per la proposta culturale, mix bilanciato di erudizione e spettacolo, senza rinunciare a una sana dose di autoironia.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Aristide Malnati)