Pubblicato il 07/04/2016, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Il gelo dell’ad: “Risentito con Vespa” – Lucia Annunziata: “È libero di farla, ma io quell’intervista non l’avrei condotta”

Il gelo dell’ad: “Risentito con Vespa” – Lucia Annunziata: “È libero di farla, ma io quell’intervista non l’avrei condotta”
Non si placano le polemiche dopo l’ospitata del figlio di Riina a “Porta a porta” su Rai 1. In Viale Mazzini c’è aria di bufera.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 9, di M.A.

Il gelo dell’ad: “Risentito con Vespa”

Il bollino V. Inteso come Verdelli. È il giornalista, Carlo Verdelli, che è stato chiamato nella nuova Rai di Antonio Campo Dall’Orto, per svolgere la carica di direttore editoriale dell’offerta informativa. Nel fuoco delle polemiche e degli attacchi politici, sindacali e istituzionali contro la partecipazione del figlio di Totò Riina a Porta a Porta, Verdelli ha visionato la puntata della trasmissione di Vespa e ha stampato il suo bollino di qualità. Per la messa in onda. Tutto facile e tutto risolto, dunque? Macchè. Dietro il via libera alla trasmissione, si sono consumati malumori e scontri. LA RIUNIONE FIUME Innanzitutto una riunione fiume, lunghissima e travagliata, ieri pomeriggio, a Viale Mazzini. Riunione d’emergenza per cercare di capire come andava maneggiato questo caso scottante, che stava attirando e continua ad attirare polemiche contro la Rai. Così delicata la situazione da sbrogliare che – per partecipare a questa riunione con Verdelli e con il direttore di Rai 1, Fabiano – l’amministratore delegato Campo Dall’Orto ha rinunciato ad andare a Perugia, al festival del giornalismo di cui doveva essere guest star, proprio per parlare del rapporto tra cronaca nera e televisione. Insomma, in qualche modo, CDO – questo il soprannome derivante dalle iniziali del suo cognome – ha trattato il tema di Perugia restando a Roma, ossia applicandosi alla delicatezza del caso Riina.

Riunione fiume, Verdelli che tratta con Vespa, visiona la registrazione della puntata e dà il suo ok. Rivendicandolo così, nelle conversazioni ai piani alti di Viale Mazzini: «Ho visto la trasmissione, mi è sembrato che sia stata fatta in maniera corretta e ho dato il via libera». E ancora: «Del resto, proprio per svolgere questo compito di valutazione dell’informazione che facciamo in Rai sono stato assunto qui». L’irritazione comunque è forte nel quartier generale della tivvù pubblica. CDO non ha avuto nessun contatto, durante la giornata, con Vespa, e lo descrivono «risentito» nei confronti del giornalista e conduttore di Porta a Porta. CDO spiega chi lo ha sentito in queste ore aveva più di qualche dubbio sull’opportunità della partecipazione tivvù del figlio del capo dei capi. Tenendo anche conto del rischio che la puntata potesse diventare un trampolino di lancio pubblicitario per il libro di cui è autore Riina junior, che non solo è figlio del super-boss ma a sua volta è stato condannato per mafia e ha trascorso otto anni in prigione.

NO CENSURE CDO, secondo chi ci ha parlato, così ha spiegato il suo “risentimento”: «Io non sto certo qui per fare il censore. Non voglio essere quello che decide che cosa va o non va in onda. C’è una catena editoriale che deve assumersi le sue responsabilità. Insomma, l’ad non ce l’ha in alcun modo con Fabiano e Verdelli, che svolgono il loro compito, ma con Vespa che ha innescato la grande bufera politica che per tutta la giornata ha agitato non poco le stanze che contano nel pianeta Rai. E oggi, dopo che la trasmissione con il figlio del capo dei capi sarà andata in onda, il fuoco delle polemiche non si attenuerà. Ma l’occhio sarà anche sullo share che questa puntata di Porta a Porta avrà ottenuto.

 

Rassegna stampa: La Stampa, pagina 9, di Giuseppe Alberto Falci.

Lucia Annunziata: “È libero di farla, ma io quell’intervista non l’avrei condotta”

«Libero Vespa di fare quello che vuole. Ma io quell’intervista non l’avrei fatta». Lucia Annunziata, direttrice dell’Huffington Post, e soprattutto ex presidente della Rai, non ha dubbi. E afferma che il servizio pubblico, nel caso in questione la trasmissione Porta a Porta, non può «fare la pubblicità all’ultimo libro del figlio di un boss, responsabile di alcuni fra i più efferati crimini della storia della Repubblica, fra questi anche l’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Capo dello Stato».

Direttore Annunziata, basta una puntata «riparatrice», annunciata da Vespa, e dedicata alla lotta contro la mafia?

«La puntata riparatrice è un’offesa. Non esiste un punto di vista della mafia che oggi possa essere equilibrato dall’antimafia. Non si possono mettere sullo stesso piano mafia e antimafia».

Ma intervistare il figlio di Riina non è giornalismo?

«Mi pare che il figlio del Capo dei Capi stia perseguendo una propria strategia politica».

Quale?

«Il punto è questo: Salvatore Riina vuole essere intervistato perché ha come obiettivo quello di voler cancellare il 416 bis per il padre. Può il servizio pubblico prestarsi a questo scopo?».

Ci sono stati dei precedenti: il figlio di Ciancimino, Sindona…

«È vero, ma sono tutti i casi in cui la politica si è divisa. E i nodi non sono mai sciolti».

Di tutta questo polverone cosa la sorprende di più?

«La notizia più scandalosa è quella che ho appena letto sulle agenzie. Il figlio di Riina ha pretese di guardare tutta l’intervista, di ascoltarla, e solo successivamente di firmare la liberatoria per la messa in onda. Ma ci rendiamo conto? La toppa è peggio del buco».

Cosa ne pensa del coro di proteste della politica?

«Tanto più che la politica è intervenuta, io fossi stato in Vespa un’ulteriore riflessione l’avrei fatta. Penso che la politica si debba esprimere su tutto, e a maggior ragione sulla Rai che è di responsabilità del Parlamento».

Sta dicendo che Vespa non avrebbe dovuto mandare in onda l’intervista già registrata?

«Credo che farla o non farla non sia né un’aggiunta né una perdita per il giornalismo. Così come mandare in onda o non mandare in onda non significhi perdere uno scoop».

Guarderà la trasmissione?

«Stasera sono in viaggio, non la guarderò».

 

(Nella foto Bruno Vespa)