Pubblicato il 24/03/2016, 14:35 | Scritto da La Redazione

Canone Rai in bolletta, arriva il decreto. Ecco chi non deve pagarlo e perché – Per Veo Tv affitto ma Rcs in Spagna punta alla vendita

Canone Rai in bolletta, arriva il decreto. Ecco chi non deve pagarlo e perché – Per Veo Tv affitto ma Rcs in Spagna punta alla vendita
Pronta la guida per i consumatori, ma su come avere l'esenzione è caos. E poi l’accordo fra Discovery e Kiss per un nuovo canale.

Rassegna stampa: La Stampa, pagina 27, di Sandra Riccio.

Canone Rai in bolletta, arriva il decreto. Ecco chi non deve pagarlo e perché

Pronta la guida per i consumatori, ma su come avere l’esenzione è caos.

Ancora qualche mese e il canone in bolletta diventerà una realtà. Dal prossimo luglio, come ormai tutti sanno, la quota annuale (100 euro) da pagare per la tv di Stato sarà addebitata direttamente sulla bolletta della luce (in 10 rate da gennaio a ottobre). Soltanto per quest’anno si pagherà una prima maxi-rata di 60 euro a luglio. Sulla novità in arrivo c’erano però ancora molti interrogativi. Tante le domande che riguardano le famiglie e sulle quali ha da poco fatto chiarezza la versione (quasi) definitiva del decreto attuativo sull’imposta tv. Per sapere davvero cosa dare occorrerà però aspettare la stesura finale. Ecco intanto una mini-guida preparata con l’aiuto delle associazioni di consumatori.

Chi non deve pagare il canone?

È esente dal pagamento del canone Rai chi non ha in casa un apparecchio tv. Inoltre è esente chi ha un reddito familiare fino a un massimo di 8.000 euro lordi e ha più di 75 anni (per informazioni è possibile chiamare il numero verde gratuito 800.93.83.62). L’esenzione non è però automatica, occorre comunicarla all’Agenzie delle Entrate. Il call center della Rai sconsiglia però l’invio di raccomandate già oggi perché sull’indirizzo a cui mandarle ancora non ci sono certezze. Il rischio è di dover poi rifare la comunicazione o, peggio, di ritrovarsi a pagare la quota non dovuta. Anche sul termine ultimo per l’invio non ci sono ancora punti fermi e occorre attendere. Nelle vecchie disposizioni era il 30 aprile e potrebbe essere confermato questo termine. Certezze però non ce ne sono.

A chi tocca il canone in famiglia, se la moglie ha sempre pagato l’abbonamento tv mentre la bolletta era invece intestata al marito?

È uno dei casi più frequenti, tanto che copre l’80% delle richieste di chiarimenti che arrivano al call center Rai. Con la nuova disposizione, il rischio era che a entrambi tocchi il versamento della quota di 100 euro per la tv. «Ora è stato chiarito che i vecchi abbonati saranno sostituiti dal componente della famiglia che paga la luce» dicono dall’Unione nazionale consumatori. In pratica l’intestazione del canone seguirà l’intestazione della bolletta (con voltura d’ufficio dell’Agenzia delle Entrate) ma il coniuge che non deve più pagare dovrà, molto probabilmente, inviare l’autocertificazione.

Cosa si fa nel caso in cui la bolletta sia ancora intestata a un defunto?

Per i defunti intestatari della bolletta, l’Agenzia delle Entrate procederà con la voltura del canone al titolare del contratto. In pratica paga la bolletta.

Chi non paga il canone, rischia il distacco della luce?

Su questo punto è stata fatta chiarezza: in nessun caso il mancato pagamento del canone comporta il distacco della fornitura di energia elettrica.

Se si paga per errore ma il canone non era dovuto, quanto tempo ci vorrà per ottenere il rimborso?

Nella prima stesura del decreto erano previsti addirittura sei mesi. Ora cambia tutto, anche grazie alle pressioni dei consumatori: il rimborso del canone addebitato al cliente dall’impresa elettrica ma non dovuto, avverrà entro 45 giorni (sulla prima bolletta o con altre modalità). Questo però solo dopo che l’Agenzia delle Entrate avrà verificato i presupposti della richiesta. Manca, però, la tempistica entro la quale l’Agenzia dovrà pronunciarsi. E mancano ancora le modalità per far richiesta di rimborso che saranno definite dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa deve fare chi non ha l’utenza elettrica?

Una circostanza molto frequente nelle case multifamiliari dove c’è un solo contatore e abitano più famiglie (genitori e figli sposati oppure fratelli vari). Il caso era stato sollevato dall’Unione nazionale consumatori. Ora è stato chiarito che dovranno pagare entro il 31 ottobre 2016, in unica soluzione, ossia con un versamento unico di 100 euro. È invece ancora da stabilire la modalità (F24 o bollettino).

Come dovranno fare gli abitanti delle isole minori?

Anche i residenti di 20 isole italiane pagheranno il canone Rai in una sola soluzione entro il 31 ottobre 2016. Questo perché le reti elettriche su queste isole non sono inter connesse, intrecciate con quella nazionale. Le 20 isole sono Alicudi, Capraia, Capri, Favignana, Filicudi, Giglio, Lampedusa, Levanzo, Linosa, Lipari, Marettimo, Panarea, Pantelleria, Ponza, Salina, Stromboli, Tremiti, Ustica, Ventotene, Vulcano.

 

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 19, di A.Bio.

Per Veo Tv affitto ma Rcs in Spagna punta alla vendita

Accordo fra Discovery e Kiss per un nuovo canale

Per ora l’affitto. L’attenzione però è sempre rivolta a una possibile vendita. Veo Tv, titolare di un multiplex per la trasmissione televisiva digitale nazionale in Spagna, resta ancora in casa della controllante Rcs. L’ad Laura Cioli lo ha detto l’altroieri nel corso della conference call con gli analisti sui risultati 2015 del gruppo. Le negoziazioni per la cessione proseguono, ma al momento, ha detto l’ad, è stato firmato raccordo per l’affitto di uno dei canali del multiplex. Il tutto però è sottoposto all’autorizzazione da parte dell’autorità competente. Nessun nome in attesa del responso delle autorità, dunque, anche se (come anticipato dal Sole 24 Ore dell’11 marzo) negli ultimi tempi si erano intensificati i rumors su Mediapro, gruppo al 50% di Beln Sports che è il braccio sportivo di Al Jazeera. Il mux spagnolo di Rcs ospita il canale Discovery Max e ospitava 13 Tv (canale della Conferenza Episcopale locale). Quest’ultimo ha lasciato libero lo spazio dato ora in affitto, come spiegato dall’ad Cioli, ma non a Discovery, anche se sul tavolo c’era anche questa possibilità. Rcs e il gruppo americano sono stati in trattativa su questo fronte per una soluzione (appunto l’affitto dello spazio trasmissivo) che andava di pari passo con il secondo binario: la vendita.

Su quest’ultimo versante sarebbe arrivata a Rcs un’offerta del gruppo Secuoya ritenuta però non idonea, essendo sotto l’obiettivo dito milioni posto da Rcs. Ora, con l’affitto si valorizza. Per la vendita si continua invece a discutere con soggetti interessati, «che sono più di uno» dice al Sole 24 Ore una fonte vicina al dossier. Nel frattempo però Discovery Networks International (la parte di Discovery che si occupa del business fuori dagli Usa) ha raggiunto un accordo con Kiss Tv per usufruire dello spazio trasmissivo per un secondo canale free-to-air in spagna, oltre a Discovery Max, in cui fare da fornitore di contenuti. Si parla di una canale “femminile”, che potrebbe partire in aprile. In Italia intanto (Paese in cui, come in Spagna, Discovery è guidata da Marinella Soldi) Discovery ha lanciato Dplay Original, brand che racchiude le produzioni nate esclusivamente per Dplay, il servizio Ott gratuito lanciato lo scorso anno. Insomma produzioni originali per il servizio non lineare, giustificate anche dai numeri: da giugno 2015 oltre 8,2 milioni di utenti unici per un totale di oltre 21 milioni di visualizzazioni.

 

(Nella foto la statua equestre di Viale Mazzini)