Pubblicato il 31/12/2015, 11:05 | Scritto da La Redazione
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Rassegna stampa – L’ennesima gaffe di Auditel: “Nel nuovo campione anche chi lavora in tv”

Rassegna stampa – L’ennesima gaffe di Auditel: “Nel nuovo campione anche chi lavora in tv”
La Nielsen ingaggia il collaboratore di un'emittente. Rischio credibilità per il panel ascolti. “Caso isolato”.

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 25, di Aldo Fontanarosa.

Auditel, falsa partenza: “Nel nuovo campione anche chi lavora in tv”

La Nielsen ingaggia il collaboratore di un’emittente. Rischio credibilità per il panel ascolti. “Caso isolato”.

Igor (il nome è di fantasia) è un noto, qualificato collaboratore di una televisione di punta. E tutto si sarebbe aspettato nella vita meno che ricevere una telefonata dalla Nielsen di Milano che gli proponeva di entrare nel nuovo campione di famiglie Auditel. «È come se pregassero un tifoso della Roma o della Lazio di arbitrare il derby della Capitale», ha pensato Igor mentre il reclutatore della Nielsen – si chiamano così – gli chiedeva l’indirizzo di casa per inviargli tutta la documentazione del caso. La lettera di benvenuto nel campione, i diritti e i doveri del reclutato, le istruzioni per registrarsi nel sito del panel, una scheda sulle meraviglie che Auditel ha prodotto in questi anni come società che rivela gli ascolti delle nostre televisioni. Nel plico, anche il facsimile del buono premio che Igor potrà spendere volendo in posti come Ikea o Feltrinelli. Pari a quaranta euro l’anno, già proprio così: quaranta euro. «Adesso entro nel campione e metto il televisore fisso sul mio canale», ha pensato Igor prima di decidere che lascerà perdere. Alla fine, rifiuterà di entrare in Auditel per non trovarsi, suo malgrado, in pieno conflitto di interessi televisivo.

La Nielsen lavora anche così alla creazione di quello che è stato presentato come il super panel di Auditel. È un gruppo di 10mila famiglie che, da agosto del 2016, affiancherà lo storico campione di 5.666 già attivo in Italia. Di queste 10mila nuove famiglie, quasi la metà è già stato ingaggiato da Nielsen, ci si augura con la dovuta attenzione e professionalità. Perché, almeno nel caso di Igor, il reclutatore Nielsen ha sbagliato di brutto, è evidente. Avrebbe dovuto chiedere o mettere a fuoco la professione della persona al telefono, che è del tutto incompatibile con la presenza nel super panel di Auditel. Invece non lo ha fatto. Proprio Auditel, questo dicembre, ha riunito il suo Comitato tecnico per discutere – pensate un po’ – delle categorie di professionisti che non possono stare nel super panel per non compromettere la credibilità del campione. E nell’elenco ci sono tutti i lavoratori delle televisioni di ogni ordine e grado. Addirittura i componenti del Comitato si sono interrogati se escludere chi è alle dipendenze dei famosi “centri media” (società che operano da intermediarie tra chi vuole fare pubblicità metti la Fiat, Telecom o la Barilla e le emittenti tv).

Ma tanto discutere e filosofare alla fine non ha impedito la gaffe di fine anno del reclutatore telefonico. Il 30 dicembre, risponde al telefono dell’Auditel Paolo Duranti. Nel curriculum, 11 anni e 6 si alla Nielsen Media Research, da luglio in Auditel come direttore delle operazioni che porteranno alla creazione e al lancio del super panel dei 10mila. Dice Duranti: «Siamo sereni. Può anche darsi che il primo reclutatore non si sia accorto del lavoro di questa persona. Ma si tratta di un caso isolato, se non unico. Il nostro meccanismo di controlli, poi, è affidabile e collaudato. Prima di inviare un tecnico in casa del signor Igor per installare il nuovo meter che rileverà gli ascolti, un secondo reclutatore farà una seconda chiamata e una seconda intervista per accertare proprio le eventuali incompatibilità del prescelto». In verità, Igor non ha ricevuto ancora questa seconda telefonata. E la lettera di benvenuto suona così: «Vi ringraziamo per aver scelto di entrare a far parte del Panel Auditel, auguriamo una lunga e proficua collaborazione». Insomma, il reclutamento sembra una cosa fatta e ormai conclusa, dottor Duranti, che dice? «Non è così. Vedrà che Igor sarà ricontattato ed escluso dal Panel, con le nostre scuse per il disturbo, a meno che non decida di farsi da parte da solo come ha già anticipato a voi».

La gaffe del reclutatore telefonico chiude l’anno horribilis, l’anno forse più difficile per la Nielsen e Auditel. A inizio ottobre, un collaboratore di Nielsen ha sbagliato l’invio di una e-mail di servizio alle famiglie del vecchio storico campione di 5.666. La e-mail ha rivelato a tutte le famiglie l’indirizzo e-mail di ogni altra, così infrangendo il vincolo della riservatezza che è la base della tenuta metodologica del panel. Per questo, Nielsen e Auditel stanno lavorando sia alla completa ricostituzione di questo storico campione sia alla creazione del nuovo, il super panel, così da arrivare a una legione di 10mila 566 famiglie sotto osservazione. Un’operazione di rilancio della credibilità del sistema di rilevamento degli ascolti che, a volte capita, può scivolare su una buccia di banana. Purché sia anche l’ultima.

 

(Nell’immagine il logo Auditel)