Pubblicato il 27/12/2015, 12:01 | Scritto da La Redazione
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Rassegna Stampa / Festival di Sanremo 2016 – L’idea low-cost di Conti: ogni sera un ex vincitore

 

Rassegna Stampa: Libero, pagina 26, di Leonardo Iannacci

 

SANREMO 2016

L’idea low-cost di Conti: ogni sera un ex vincitore

Eros, Bocelli, Pausini, Pooh: per restare nel budget la Rai si affida ai big storici. A far ridere ci pensa Pieraccioni

 

Sanremo è, per alcuni, una maledizione, per altri un appuntamento fisso, una messa laica per chi è ancora legato al modo tradizionale di intendere la televisione. Lo ha intuito alla perfezione Carlo Conti che, dopo i fasti di audience dello scorso anno bisserà dal 9 al 13 febbraio prossimi la conduzione e l’organizzazione del Festival 2016. Tra le vallette avanzano le candidature di Vanessa Incontrada e Virginia Raffaele. Dei 20 big in gara sappiamo nomi e storie artistiche ma qui, nel caso di amnesie post-natalizie, ve li riassumiamo: Debora Iurato + Giovanni Caccamo, Dear Jack, Stadio, Noemi, Annalisa, Neffa, Irene Fornaciari, Patty Pravo, Enrico Ruggeri, Lorenzo Fragola, Rocco Hunt, Dolcenera, Alessio Bernabei, Clementino, Valerio Scanu, Morgan con i Bluvertigo, Francesca Michelin, Elio e le Storie Tese, Zero Assoluto, Arisa. Poco ancora si conosce, invece, del contorno e delle idee che frullano in testa a prezzemolino-Conti in merito agli ospiti. Detto che i soldi Rai sono pochi e ipotesi di avere sul palco dell’Ariston grandi nomi internazionali come Sanremo poteva vantare un tempo (qualche nome del passato glorioso? Madonna, Peter Gabriel, Paul McCartney e, ancora prima, addirittura Louis Armstrong!) sono appunto, ipotesi legate al mondo della fantascienza, cosa si è inventato l’abbronzato Carletto? Molto semplice: ha perseguito l’idea dell’usato sicuro. Si è detto: non posso avere big internazionali perché non tengo troppo dinero? E allora via con ospiti italianissimi, dalla testa ai piedi. Tutti ex vincitori del Festival per assicurare una continuità storica, per non dire baudesca, del baraccone canterino.

Primo nome: Laura Pausini che dovrebbe essere la Lady del Carletto nella serata finale, quella di sabato 13. Quale occasione migliore, tra l’altro, per utilizzare il palco dell’Ariston e promuovere in grande stile i concerti che la star di Solarolo terrà a giugno negli stadi di San Siro e Olimpico di Roma? La Pausini, det to per inciso, vinse Sanremo nel 1993 con «La Solitudine». Altra serata, altra spaghettistar: Andrea Bocelli, primo al Festival nel ’95 con «Il mare calmo della» sera, sbarcherà a Sanremo portandosi dietro Ariana Grande: la starlette americana duetterà con Bocelli sulle note della morriconiana «E io ti penso», hit dell’ultimo album del tenore cantante-toscano. Un altro reuccio del Festival arriverà a riempire la scaletta di una serata sanremese: è Eros Ramazzotti, che nel 1984 fece centro tra i giovani con «Terra promessa» e, nel 1996, bissò tra i big con «Adesso tu». E potevano mancare i Pooh, nell’immaginario collettivo nazional-popolare i nostri Beatles: da tre sono tornati cinque con il ritorno di Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli per la serie di show estivi negli stadi che metterà la parola fine alla cinquantenne storia della band. Dodi, Red, Roby, Stefano e Riccardo che sul palco dell’Ariston incrocerà Patty Pravo dopo la rovente love-story che, nel 1973, lo allontanò proprio dai Pooh saranno a Sanremo. La band di «Piccola Katy» vinse il Festival nel 1991 con «Uomini soli»; Fogli, da solista, fece centro nel 1982 con «Storie di tutti i giorni». Ma Carletto Conti avrà anche bisogno anche di un po’ d’aiuto da parte dei suoi amici, quelli d’infanzia che non hanno vinto Sanremo ma non dicono mai di no. Lo scorso anno arrivò Giorgio Panadello a riempire la serata finale, quest’anno la convocazione è pervenuta al fido Leonardo Pieraccioni che sarà, quasi sicuramente, presente alla serata d’apertura del Festival. Trattative in corso, poi, con l’eterna reginetta dei grandi e dei piccini Cristina D’Avena: sì, proprio lei, la star preferita dalla generazione under 10 degli anni ’80 e ’90, l’indimenticata Licia, la principessa dei Puffi che continua a ottenere sold-out con i suoi show. Nulla si farà mancare Sanremo 2016. Per taluni addirittura la proiezione metafisica di pregi e difetti dell’Italia di oggi, per altri soltanto il riflesso di un paese che ha molto bisogno di essere coccolato. Soprattutto di essere difeso, da puffi e, soprattutto, da puffaroli. Perché Sanremo è Sanremo. Già…