Pubblicato il 24/12/2015, 12:42 | Scritto da La Redazione
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Rassegna Stampa – Carlo Freccero: «Riforma pericolosa, ma aspetto i fatti»

Rassegna Stampa – Carlo Freccero: «Riforma pericolosa, ma aspetto i fatti»
«Il Cda rischia di non contare nulla. Mentana mi ha dato del lottizzato, lo porto in tribunale». L’Intervista su Il Fatto Quotidiano.

Rassegna Stampa: Il Fatto quotidiano, di Luca De Carolis

 

Carlo Freccero “Il Cda rischia di non contare nulla. Mentana mi ha dato del lottizzato, lo porto in tribunale”

“Riforma pericolosa, ma aspetto i fatti”

 

Boccia a metà la riforma della tv di Stato: “Rappresenta un rischio enorme, ma è anche un’opportunità”. Ammette: “Il renzismo dilaga anche nei programmi della Rai”. E replica duro a Enrico Mentana: “Ma come si permette di darmi del lottizzato? Sto pensando di citarlo in giudizio”. Il consigliere della Rai Carlo Freccero, giornalista e autore tv, lo ripete più volte: “Io saprei cosa fare per viale Mazzini, quindi penso che possano riuscirci anche altri”.

Lei saprebbe come fare, ma è in un Cda marginalizzato dalla riforma. L’amministratore delegato Campo Dall’Orto potrà decidere quasi tutto in solitudine.

Il Cda rischia di non contare nulla, è vero. E il potere formale va a una sola persona.

Bei problemi, non crede?

Questa riforma è una x, il cui valore dipenderà dalle persone. Certo, sarei molto preoccupato

se l’avesse fatta Berlusconi o anche l’ultimo centrosinistra, che sceglieva solo obbedienti. Io venni esiliato sul satellite e poi su Rai4 a quei tempi. E non ho mai lavorato a

Rai1 per le pressioni del Vaticano.

Oggi comanda Renzi. E l’ad è un leopoldino.

Verissimo. Ma è in atto una rivoluzione tecnologica. La Rai non è più solo la tv generalista, facile da lottizzare, ma è un insieme di televisioni. E allora ci si deve augurare che i nuovi canali, con il loro pubblico più evoluto, non finiscano nelle mani dei partiti.

La tv che fa gola alla politica è quella tradizionale.

Sì, e conta molto per spostare voti.

Non teme un dilagare del pensiero unico renziano?

È un fenomeno già in atto. Non ci sono programmi di satira, non c’è uno scatto artistico. In questa Rai non è possibile fare i baffi alla Gioconda, per così dire. E ci sono trasmissione insopportabilmente renziane, come Petrolio: l’ultima puntata pareva un manifesto della Leopolda.

Questa riforma può peggiorare il quadro?

Si possono trovare persone di qualità, non lottizzate.

Ha fiducia in Antonio Campo Dall’Orto?

Conosce il mercato internazionale, e ha l’occasione di scegliere bene. Magari partendo da Rai3 e Rai2, che potrebbero essere canali di innovazione. Aspetto per giudicare.

A giorni dovrebbero arrivare le nomine per telegiornali e reti.

Non mi risulta, a me non sono arrivati profili per eventuali scelte.

Ne parlano tutti. Magari l’ad sta decidendo da solo.

Se un ad non porta risultati può anche essere revocato. Deve ancora presentare un piano editoriale, quando arriverà ne discuteremo.

Sul Fatto Enrico Mentana ha attaccato i partiti: “Quando è stato formato il Cda hanno accettato tutti una logica lottizzatoria, 5Stelle compresi”. Lei è stato indicato in Consiglio proprio dal M5s.

Mentana è troppo presuntuoso. Io mi ricordo quando venne scelto da Silvio Berlusconi durante un congresso del Psi, su spinta proprio dei socialisti: c’ero anche io lì. Quello che ha detto è scandaloso, lo citerò in tribunale.