Pubblicato il 21/12/2015, 11:33 | Scritto da La Redazione

Rai, la maggioranza punta a chiudere prima di Natale – Canone Rai in bolletta, 100 euro in dieci rate

Rai, la maggioranza punta a chiudere prima di Natale – Canone Rai in bolletta, 100 euro in dieci rate
Martedì o mercoledì la riforma della tv di Stato, che darebbe pieni poteri al direttore generale, potrebbe completare il suo iter. Intanto da luglio potremmo avere la tassa sulla tv nelle bollette.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 4, di B.L.

Rai, la maggioranza punta a chiudere prima di Natale

Conto alla rovescia per la riforma della Rai, che avrà la figura dell’amministratore delegato, un Consiglio di amministrazione più snello e non più di derivazione della Vigilanza parlamentare, e un presidente di garanzia. L’aula del Senato è chiamata a dare il via libera definitivo alla nuova Rai, subito dopo il via libera alla Legge di Stabilità e quindi fra martedì e mercoledì. Ma cosa prevede la riforma? L’ad, in base all’articolo 2, è nominato dal Cda (che può anche revocarlo) su proposta dell’assemblea dei soci (il ministero dell’Economia), e rimane in carica tre anni, ed è anch’egli revocabile. L’ad nomina i dirigenti, tuttavia per le nomine editoriali deve avere il parere del Cda (nel caso dei direttori di testata, il parere è vincolante se approvato a maggioranza dei due terzi). Il top manager, inoltre, assume, nomina, promuove e stabilisce la collocazione anche dei giornalisti, su proposta dei direttori di testata. Può firmare contratti fino a 10 milioni di euro. Una norma transitoria attribuisce in via provvisoria al Direttore generale (nelle more della nomina dei nuovi Cda e Dg) i compiti e i poteri spettanti all’ad.

LO SCENARIO Spetta all’ad provvedere anche all’attuazione del piano industriale e del preventivo di spesa annuale e sentito il parere del Consiglio di amministrazione, definire i criteri e le modalità per il reclutamento del personale e quelli per il conferimento di incarichi a collaboratori esterni; proporre all’approvazione del Cda il (nuovo) Piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale. Il presidente della nuova Rai è di garanzia, nominato dal Cda tra i suoi membri, purché abbia il parere favorevole della Commissione di Vigilanza con i due terzi dei voti. Il Consiglio di amministrazione è composto da sette membri al posto degli attuali nove. Quattro sono eletti da Camera e Senato, due nominati dal Consiglio dei ministri su proposta dell’Economia, e uno designato dall’assemblea dei dipendenti titolari di un rapporto di lavoro subordinato da almeno tre anni, con modalità che garantiscano trasparenza e rappresentatività. Al Cda è affidata l’approvazione del piano industriale e del piano editoriale, del preventivo di spesa annuale, degli investimenti di importo superiore a 10 milioni di euro, degli atti e dei contratti aziendali aventi carattere strategico.

 

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 4, di B.L.

Canone Rai in bolletta, 100 euro in dieci rate

Canone Rai in bolletta, ma da luglio dell’anno prossimo. La legge di stabilità conferma la misura che punta a ridurre l’evasione della “tassa” sul servizio radiotelevisivo e la riduzione dell’importo del canone che passa da 113,50 a 100 euro. Il pagamento avverrà dunque con addebito sulle fatture emesse dalle aziende di distribuzione di energia elettrica e sarà diviso in 10 rate mensili tra gennaio e ottobre. La norma in manovra prevede anche che per gli anni dal 2016 al 2018 le maggiori entrate saranno destinate prioritariamente ad aumentare a 8mila euro (dagli attuali 6.713,98) la soglia di reddito per l’esenzione del canone Rai per gli over 75. Il passaggio a Montecitorio ha poi cancellato la possibilità di presentare la denuncia di cessazione di abbonamento televisivo per «suggellamento» (che consiste nel rendere inutilizzabili, in genere mediante chiusura in appositi involucri, tutti gli apparecchi detenuti dal titolare del canone tv e dagli appartenenti al nucleo familiare).

Infine, una parte delle maggiori entrate confluirà nel «Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione» sulle reti radiofoniche e televisive locali, di nuova istituzione presso il ministero dello Sviluppo economico, in cui confluiranno anche le risorse relative ai contributi per le emittenti radiofoniche e televisive locali, ferma restando l’assegnazione alla Rai della restante quota delle eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone.

 

(Nella foto la sede Rai di Viale Mazzini a Roma)