Pubblicato il 17/12/2015, 13:34 | Scritto da La Redazione
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Rai, spinta da canone e sport – Rai, oggi la riforma con i superpoteri al dg

Rai, spinta da canone e sport – Rai, oggi la riforma con i superpoteri al dg
Nel budget 2016 più entrate da pubblicità grazie agli eventi e maggiori introiti da canone per 148 milioni. Riforma verso l'ok definitivo al Senato. Nasce la divisione “Security”.

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 18, di Andrea Biondi.

Rai, spinta da canone e sport

Nel budget 2016 più entrate da pubblicità grazie agli eventi e maggiori introiti da canone per 148 milioni. Riforma verso l’ok definitivo al Senato. Nasce la divisione “Security”.

Chiusura d’anno con un sostanziale pareggio (rosso di 3 milioni dopo le imposte); ricavi da canone in aumento di 148 milioni; pubblicità in crescita di 40 milioni a quota 700 milioni; ricavi totali attorno ai 2,7 miliardi, di cui poco meno di due terzi dal canone. È stato approvato all’unanimità ieri il budget economico finanziario del Gruppo Rai per il 2016. Un placet che arriva quasi in contemporanea con il via libera definitivo alla riforma della Rai atteso per stasera o domani mattina al massimo. Il Ddl di riforma ha infatti avuto ieri il via libera della commissione Lavori Pubblici del Senato, passando quindi all’Aula di Palazzo Madama per l’approvazione definitiva senza alcuna modifica rispetto al testo trasmesso dalla Camera. Il budget per il 2016 che come precisa la nota dell’azienda guidata dal dg Antonio Campo Dall’Orto e dal presidente Monica Maggioni «costituirà la base per lo sviluppo del Piano industriale 2016-2018» è “mosso” in particolare da due fattori sul versante ricavi: un’importante recupero dell’evasione per il canone e gli eventi sportivi che caratterizzeranno la prossima primavera estate.

Per quanto riguarda il primo punto, il miglioramento atteso è notevole. A budget è stato messo un tasso di evasione dell’8% contro una media nazionale attualmente calcolata al 27% delle famiglie con punte oltre il 40% in alcune regioni, per un mancato introito di almeno 500 milioni. L’evasione all’8% è stata peraltro comunque identificata come “prudenziale” (per le utenze elettriche si parla di un 4-5%). Insomma, il nuovo modello di riscossione in bolletta, come previsto dalla legge di Stabilità, e l’attribuzione alla Rai dei due terzi del maggior gettito stimato rispetto all’anno precedente dovrebbero portare a questo risultato. Certo, le famiglie cominceranno a versare in bolletta una quota del canone nona gennaio (mese in cui nel 2015 era fissato il pagamento del canone), ma a partire dalla bolletta di luglio. Non solo. Le compagnie di energia elettrica sono tenute a girare le somme alla Rai solo a dicembre 2016. Sarà comunque il ministero dell’Economia ad anticipare trimestralmente gli stessi introiti dell’anno precedente.

C’è poi tutto il discorso legato agli eventi sportivi. I diritti per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, dal 5 al 21 agosto, sono già in casa Rai come quelli per le Paralimpiadi (7-18 settembre). Ancora non c’è nulla di definito per la fase finale degli Europei in Francia, dal 10 giugno al 10 luglio, ma le simulazioni approvate ieri tengono conto di una trasmissione da parte dell’emittente di Stato delle partite di calcio con un accordo che potrebbe essere finalizzato a gennaio. Per quanto riguarda altri punti del budget i costi esterni per beni e servizi dovrebbero scendere di 8 milioni, mentre dovrebbero rimanere stabili gli investimenti sul genere fiction e cinema (superiori ai 400 milioni). Il Cda della Rai ha inoltre deciso l’istituzione della Direzione Security. Il nuovo Chief Security Officer sarà Genseric Cantournet, ex capitano della gendarmeria francese e vicepresident Security in Telecom. Non è stato ancora deciso, invece, chi sarà il capo della nuova macroarea “Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali”, nata dalla fusione della direzione “Comunicazione e Relazioni Esterne” e “Relazioni Istituzionali ed Internazionali”. Dovrebbe trattarsi di una figura non giornalistica, ma piuttosto brand-market oriented.

L’attuale direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali, Alessandro Picardi, dovrebbe comunque avere un ruolo. Di Rai ha parlato anche l’ad di Discovery Italia, Marinella Soldi, nella sua audizione in commissione di Vigilanza sulla riforma dell’emittente pubblica. «Immaginiamo – ha detto – un servizio pubblico totalmente finanziato dal canone, che non sia più schiavo dello share, e che affianchi ai canali generalisti un numero limitato di canali tematici dedicati ad esempio alla cultura, alle produzioni locali, a canali in lingua originale per i bambini, sviluppando in ogni caso programmi e linguaggi che nulla abbiano a che vedere con quelli della tv commerciale». Questo permetterebbe anche di «liberare risorse sul mercato, alimentandone la crescita in termini di contenuti e di pluralismo».

 

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 11.

Rai, oggi la riforma con i superpoteri al dg

È atteso per oggi in Senato il via libera definitivo alla riforma della Rai, che prevede tra l’altro tutta una serie di particolari poteri in capo all’attuale direttore generale. Ieri si è riunito anche il Cda di viale Mazzini che ha dato vita alla nuova Direzione Comunicazione. La neonata creatura è frutto della fusione della Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne, ora affidata a Costanza Esclapon, e della Direzione Relazioni Istituzionali e Internazionali, guidata da Alessandro Picardi. Nella delibera è specificato comunque che quest’ultimo resterà alla guida della struttura, che manterrà il rango di direzione. Via libera unanime anche all’istituzione della Direzione Security.

 

(Nella foto la sede Rai di Viale Mazzini)