Pubblicato il 21/10/2015, 14:35 | Scritto da Emanuele Bruno
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Francia: lo Stato aumenta gli aiuti a France Télévision. Sbagliato rinunciare agli spot in prime time?

Francia: lo Stato aumenta gli aiuti a France Télévision. Sbagliato rinunciare agli spot in prime time?
La tv di Stato francese ha i conti sottosopra da quando Sarkozy decise l’abolizione della pubblicità sulle reti pubbliche dopo le 20. Sale così la tassa tv per le società di comunicazione e cresce di un euro fino quota 137 anche il costo per le famiglie.

Difficile trovare il punto di equilibrio, la giusta quota di finanziamento pubblico da sommare ai proventi pubblicitari. Pare questo il busillis da risolvere quando s’interviene sul destino delle tv di Stato. Una risorsa, l’advertising, a cui – pare proprio di poter dire considerate le esperienze di questi anni –  non è sempre furbo decidere di rinunciare interamente. Non è solo l’Italia che in questo momento è alle prese con un progetto di riforma e pensa a come cambiare le cose. Si trovano in una situazione complessivamente complicata quasi tutte le più importanti televisioni pubbliche europee. In Inghilterra è in via di privatizzazione Channel Four ed è discussione aperta anche sul destino e il ruolo della BBC. In Spagna i politici si leccano le ferite dopo il clamoroso e progressivo calo delle audience di Rtve, staccata ampiamente negli ascolti – nonostante non trasmetta pubblicità dal 2010 – sia da Telecinco che da Antena Tres e sempre meno influente in termini d’informazione e peso sociale.

In Francia, infine, si sta mettendo mano al portafoglio per cercare di far quadrare i conti di France Television.  La finanziaria prevede un aumento dallo 0,9% all’1,3% della tassa sui servizi di comunicazione elettronica – la cosiddetta tax Copè –  per conseguire un montante di circa 141 milioni di euro da destinare all’audiovisivo pubblico. Inoltre era già previsto un aumento di un euro, fino a 137 euro, della tassa che più o meno equivale al nostro canone radiotelevisivo. La ratio del provvedimento del governo socialista? Cercare di riassestare i conti della tv pubblica, destinata altrimenti a perdite per decine di milioni, dopo che i bilanci sono stati messi a dura prova da quando, durante il quinquennio di Sarkozy, si è deciso di azzerare la pubblicità di France Television a partire dalle 20.

 

Emanuele Bruno

 

(Nell’immagine il logo di France Télévisions)