Dirigenti Rai, stipendi “trasparenti”. Canone nella bolletta elettrica: sarà possibile pagarlo anche a rate

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 27, di Marco Mele.

Dirigenti Rai, stipendi «trasparenti»

Tv di stato. Poche modifiche al testo del ddl approvato in Senato.

II disegno di legge sulla governance Rai viene approvato dalle commissioni Trasporti e Cultura della Camera. Sarà discusso in Aula dalla prossima settimana. Qualche problema sul codice degli appalti mentre all’interno della Rai si teme il Piano per la trasparenza. Nell’emendamento dei relatori approvato in commissione prevede la pubblicazione dei compensi lordi degli amministratori e dei dirigenti, ma non dei direttori giornalistici. Il Cda della Rai, intanto, in una riunione di otto ore pone le basi di numerosi progetti, a partire da quello denominato over-the top, riguardante le strategie e il posizionamento della Rai nel mondo on line, dopo l’accordo con Netflix per Suburra. Affiorano “criticità” (di potenziali esuberi) circa l’attuazione delle newsroom che ingloberanno le redazioni giornalistiche. Si è discusso anche di Auditel e radiofonia: i consiglieri di amministrazione hanno riaffermato la volontà di essere protagonisti e non comprimari del cambiamento.

Il disegno di legge, ha subito poche modifiche in commissione e dovrà tornare in Senato per l’approvazione definitiva. La maggiore novità sta nell’introduzione dell’amministratore delegato: sarà l’attuale direttore generale e avrà i poteri di nomina dei dirigenti e anche dei direttori editoriali; in questo caso, consultando obbligatoriamente il Cda. Potrà approvare tutti i contratti sino a dieci milioni. Il Cda Rai, su richiesta dell’azionista, ha delegato gran parte di tali poteri al presidente che li perderà quando la legge sarà in vigore.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 3.

Canone Rai nella bolletta elettrica: sarà possibile pagarlo anche a rate

Conto alla rovescia per il canone in bolletta: la tassa sulla tv abbinata al pagamento dell’elettricità arriverà con la legge di Stabilità (non è escluso che venga introdotta durante l’iter parlamentare come emendamento). Di certo per ora c’è l’entità della tassa, abbassata a 100 euro. Restano però dei nodi da sciogliere: i possessori di due o più case, secondo l’attuale ordinamento, pagano solo un canone legato all’abitazione dove risiedono. Anche con la nuova norma il principio dovrebbe rimanere, come tecnicamente questo possa avvenire senza creare contenziosi è ancora da capire (le banche dati dei vari gestori si “parleranno” davvero?).

Altro nodo delicato è l’ipotesi di rateizzazione del canone. La proposta di due maxi rate da 50 euro, a gennaio e giugno, non convince i distributori di energia perché si spiega potrebbe incidere sull’aumento della morosità delle utenze elettriche. Quindi, si lavora all’ipotesi di una rateizzazione più ampia. Cosa succederà poi a chi si rifiuta di pagare la quota canone? Secondo alcune fonti governative, non dovrebbe rimanere al buio. Con il canone in bolletta, il cui scopo è combattere l’evasione del balzello attualmente al 27%, il governo calcola di recuperare non meno di 500 milioni di euro. Con il nuovo sistema di riscossione, infatti, salirebbero a 2,2 miliardi gli introiti della tassa statale rispetto agli 1,7 miliardi del 2015. Attualmente sono 16 milioni e 150 mila le famiglie che pagano il canone Rai di 113,5 euro per un incasso (al netto della morosità dell’8%) di 1,679 miliardi di euro.

(Nella foto la statua equestre di Viale Mazzini)