Pubblicato il 15/09/2015, 13:35 | Scritto da La Redazione

Sembra finito il sogno di Agon Channel – Aldo Grasso: “Rai deludente in un weekend di grandi eventi sportivi”

Sembra finito il sogno di Agon Channel – Aldo Grasso: “Rai deludente in un weekend di grandi eventi sportivi”
Ecco cosa rimane del progetto da 40 milioni di euro lanciato nel 2014 da Francesco Becchetti. Star e dirigenti in fuga. In onda vanno solo le repliche. La tv di Stato scompare nello sport che conta.

Rassegna stampa: Italia Oggi, pagina 19, di Claudio Plazzotta.

Agon Channel verso il tramonto

Ecco cosa rimane del progetto da 40 milioni di euro lanciato nel 2014 da Francesco Becchetti. Star e dirigenti in fuga. In onda vanno solo le repliche.

L’editore Francesco Becchetti spiegava nell’autunno del 2014 con un certo orgoglio che la parola agon, in albanese, significa alba. Ora per Agon channel, il canale italiano all’lcn 33 del digitale terrestre nato lo scorso 26 novembre, si può invece parlare solo di tramonto. Il tramonto di un sogno produttivo, con tanti canali Agon sparsi per l’Europa (Italia, Germania, Inghilterra) ma confezionati low cost tutti a Tirana. E pure il tramonto di un sogno professionale per molti giovani, impiegati e giornalisti, che su Agon channel avevano puntato per intraprendere una carriera. Becchetti aveva promesso un investimento di 40 milioni di euro per la start up italiana. Ma cosa rimane di quel progetto? Se ne sono andati il direttore di rete Lorenzo Petiziol (in gennaio) e il suo successore Massimo Righini (lo scorso 15 luglio). Il direttore delle news, Antonio Capranica, è durato poche settimane, ed è stato sostituito in dicembre dal capo dello sport Giancarlo Padovan. Pure il responsabile del casting, Andrea De Caro, ha preso il volo. Per non parlare dei vari talent che Becchetti, a suon di ricchi ingaggi, aveva portato negli studi di Tirana. I contratti sono tutti scaduti, e al momento in palinsesto ci sono solo le repliche delle trasmissioni di Pupo, Sabrina Ferilli, Maddalena Corvaglia, Veronica Maya, Monica Setta, Giorgia Palmas, Luisella Costamagna, ecc.

Quasi paradossale il talent calcistico condotto da Simona Ventura e che vedeva protagonista la squadra di calcio londinese del Leyton Orient, posseduta da Becchetti e che nel corso della stagione è retrocessa in quarta divisione. Insomma, tutto si è fermato a inizio giugno, quando la magistratura di Tirana ha spiccato un mandato di cattura nei confronti di Becchetti. Da lì in poi la casa editrice del canale è stata bloccata e gli intestatari dei conti non hanno più potuto firmare nuovi contratti. Lo stesso Matteo Campese, che aveva vinto in giugno il talent Chance andato in onda su Agon channel, e che metteva in palio un contratto di lavoro sul canale tv, ha ammesso candidamente in una intervista «che al momento da Agon channel non ho ricevuto nessuna proposta di lavoro, poiché nessuno può firmare nuovi contratti». Anche la società che si occupava della comunicazione di Agon channel Italia ha finito di collaborare col gruppo da giugno. E pure la concessionaria Prs, che sin dall’inizio ha raccolto la pubblicità di Agon channel, ha i suoi grattacapi nel vendere un prodotto editoriale di questo tipo (che, peraltro, non è mai sbarcato in Auditel e, quindi, non ha mai reso pubbliche le sue audience). Becchetti non può mettere piede in Albania e se ne sta a Londra. E Padovan fa la spola tra Tirana e l’Inghilterra per mettere a punto nuovi progetti. Beato chi ci crede.

 

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 55, di Aldo Grasso.

Rai deludente in un weekend di grandi eventi sportivi

Sport: il più grande spettacolo nel weekend. Francamente non ricordo di aver vissuto un fine settimana così ricco di eventi sportivi. Non semplici gare o incontri, ma eventi. Gli Us Open di Flushing Meadows, con la straordinaria finale femminile tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci e poi quella maschile tra Novak Djokovic e Roger Federer, Fabio Aru vince la Vuelta di Spagna e viene incoronato re a Madrid, Plaza de Cibeles; gli europei di Basket dove l’Italia in formato Nba travolge Israele e vola ai quarti; il MotoGP di Misano, che fa ben sperare per il trionfo finale di Valentino Rossi, nonostante la pioggia; il torneo di golf KLM Open in Olanda; il derby della Madonnina vinto dall’Inter (ci sarebbe anche il pareggio del Toro a Verona, ma lasciamo perdere)…

Dov’era RaiSport? La domanda più curiosa, però, è un’altra. I due eventi che riguardavano più da vicino il trionfo italiano dove sono stati trasmessi? Da Eurosport (visibile in Italia sia su Sky, canali 210 e 211, che sul digitale terrestre tramite Mediaset Premium, canali 372 e 373). Eurosport fa parte di Discovery (che in Italia è presente con ben 14 canali). Lo smacco più grande, poi, è che la finale di tennis tutta rosa e italiana è stata trasmessa anche in chiaro su Deejay Tv (la finale è stata seguita da quasi 1.400.000 telespettatori e ha sfiorato il 7% di share). I tempi cambiano e noi stiamo ancora qui a discutere delle scelte di valore del Servizio pubblico, al servizio dei cittadini! E le telecronache com’erano? Be’, a proposito ciclismo, Salvo Aiello e Riccardo Magrini, detto il «Magro», non si discutono: grande professionalità, grande competenza, grande cultura ciclistica. Per il tennis, la squadra era composta da Jacopo Lo Monaco, Barbara Rossi, Gianni Ocleppo, Adriano Panatta. Su Deejay Tv, Stefan Benzi e Lorenzo Cazzaniga. Non sono un esperto di tennis, sono rimasto a Tommasi-Clerici, ma il racconto è parso gradevole e non prevaricante.

 

(Nella foto Francesco Becchetti)