Pubblicato il 11/07/2015, 12:03 | Scritto da La Redazione
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Maurizio Gasparri: “La riforma Rai è un bluff, la mia legge rimarrà in vigore”

Rassegna stampa: Libero, pagina 11, di Maurizio Gasparri.

“La riforma Rai è un bluff, la mia legge rimarrà in vigore”

Si è concluso il confronto in Commissione sulla mini riforma Rai ed è già possibile fare un primo bilancio. Conserviamo una serie di perplessità perché difendiamo la centralità del Parlamento alla luce delle sentenze della Corte costituzionale sulle quali torneremo quando il provvedimento arriverà in Aula al Senato. Vogliamo però rilevare una serie di fattori che giudichiamo positivi. Renzi voleva fare un decreto in materia di Rai ma glielo abbiamo impedito.

SCONTRO DI POTERI Voleva azzerare il ruolo del Parlamento dando tutti i poteri di nomina e di gestione al governo, ma abbiamo frenato in maniera significativa questa tendenza. Volevano sopprimere la figura del presidente di garanzia eletto con un quorum qualificato dei due terzi della Commissione di vigilanza, ma è stato approvato un mio emendamento che conserva questa figura utile a tutto il sistema. Volevano di fatto sopprimere la Vigilanza stessa, ma non sarà così.

LE REGOLE C’era nella maggioranza chi voleva costituire un consiglio di vigilanza e altri organi di gestione affidando a fondazioni o entità indefinite il controllo della Rai sottraendolo al Parlamento, ma non sono riusciti neanche in questo. Volevano una delega in bianco per mettere mano al Testo unico della radiotelevisione, ma lo abbiamo impedito ottenendo la cancellazione di alcuni punti dell’articolo 5. Abbiamo difeso il ruolo del Cda ed è stato approvato un mio emendamento che rende non solo obbligatorio il parere del Cda per le nomine editoriali, ma vincolante quando sarà espresso con una maggioranza qualificata. Resta il punto critico di un amministratore delegato al posto di un direttore generale con poteri che vanno meglio definiti e circoscritti. Rispetto alle intenzioni iniziali del governo dobbiamo registrare un sostanziale arretramento.

IL TRUCCO Il confronto proseguirà nell’Aula del Senato, ma una cosa è certa: la legge Gasparri rimane in vigore non solo nei 46 articoli su 47 che non saranno toccati, ma nella sostanza anche in alcuni principi fondamentali per quanto riguarda l’indirizzo e la gestione del servizio pubblico.

(Nella foto Maurizio Gasparri)