Pubblicato il 02/07/2015, 10:31 | Scritto da La Redazione
Argomenti:

Upa: segnali di crescita e voglia di quotare in Borsa Auditel – La riforma della Rai entro settembre

Upa: segnali di crescita e voglia di quotare in Borsa Auditel – La riforma della Rai entro settembre
L’associazione degli investitori pubblicitari, in un convegno a Milano, segnalano un primo dato di ripresa. Intanto la proposta di legge di riforma della tv di Stato arriva in Senato. Dopo l’estate il nuovo Cda.

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 31, di Rita Querzè.

Upa, per la pubblicità segnali di crescita. Auditel verso la Borsa

Il mercato della comunicazione torna a crescere. Per il 2015 è previsto un più 1-2%. Si è aperta con una buona notizia l’assemblea dell’Upa, associazione che riunisce i più importanti investitori in pubblicità e comunicazione. Un panel di aziende che muove il 90% degli investimenti pubblicitari italiani. «I conti di Mondadori nel primo semestre dell’anno sono stati buoni, migliori del semestre dell’anno precedente che abbiamo comunque chiuso in utile», fa notare Ernesto Mauri, amministratore delegato di Mondadori. «Il secondo trimestre è risultato meglio del primo, ma non mi sembra una ripresa, piuttosto una fase interlocutoria», valuta Raimondo Zanaboni, responsabile pubblicità del gruppo Rcs, che edita il Corriere della Sera. All’assemblea-show non a caso al teatro Strehler di Milano sono intervenuti l’economista Lucrezia Reichlin, Guido Barilla e il ministro della Cultura Dario Franceschini. In platea 900 tra investitori, aziende e centri media.

Nella sua relazione-performance il presidente Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, ha lanciato la proposta della quotazione in Borsa dell’Auditel, di cui Upa è azionista. «L’idea è di arrivare a questo risultato entro il 2018 – ha spiegato Sassoli de Bianchi -. Si tratta di una proposta, non di un accordo già definito con gli altri azionisti». Nel frattempo Auditel, società che rileva gli ascolti televisivi, sta realizzando un super panel costituito da 15.600 famiglie. L’obiettivo è rispondere alla estrema frammentazione degli ascolti televisivi e al crescente bisogno di analisi dettagliate. Il nuovo panel sarà operativo a giugno 2016. Sassoli de Bianchi ha toccato numerosi altri argomenti. Sì agli accordi tra social network come Facebook e le testate quotidiane potenziali fornitrici di contenuti. No a una riforma della class action che aumenti contenziosi strumentali.

Per quanto riguarda la Rai, il presidente dell’Upa ha rilevato che non si vede a oggi un serio progetto di riforma. Rammarico anche per gli scarsi passi avanti in materia di velocità di connessione alla Rete: «Siamo fermi al 91esimo posto e il 30% degli italiani è connesso». A tratteggiare le prospettive future dei consumi ha pensato l’economista Lucrezia Reichlin che ha illustrato come sia in atto il processo di formazione di una classe media globale di cui farà parte entro il 2020 una nutrita fetta di cinesi e indiani. Ultimo ma più importante: la Cultura. Il ministro Dario Franceschini ha teso la mano ai privati, necessari per il rilancio di un settore che è la nostra assicurazione per il futuro. Upa ha risposto. Con un progetto nell’ambito delle sponsorizzazioni culturali: upaperlacultura.org, un portale che raccoglierà le proposte di sopraintendenze, musei, parchi archeologici, teatri.

 

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 17.

Tv pubblica, al via il voto sulla riforma

Obiettivo: nuovo Cda a settembre.

Dopo i rallentamenti delle ultime settimane, inizia il voto in Commissione Lavori Pubblici del Senato sulla riforma della Rai. L’obiettivo della maggioranza è che il testo arrivi in aula la prossima settimana, ma l’opposizione insiste nella contrarietà alle nuove norme e una serie di interventi dei senatori di Forza Italia in Commissione hanno rallentato l’iter. Il governo punta comunque ad ottenere il via libera definitivo al ddl prima della pausa estiva, in modo da procedere al rinnovo dei vertici a settembre. Anche se arrivasse l’ok di Montecitorio ad agosto, per le procedure di rinnovo dei vertici occorrerebbe circa un mese. Un emendamento al testo, che dovrebbe essere approvato, stabilisce infatti che la votazione dei due membri del cda eletti dal Senato e dei due eletti dalla Camera avvenga a regime nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione di un avviso della procedura di selezione sui siti delle Camere (che prevede la presentazione dei curricula) e nella prima applicazione nel termine di 30 giorni. È a settembre quindi che il premier dovrebbe indicare il successore di Luigi Gubitosi.

 

(Nella foto Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa)