Pubblicato il 01/07/2015, 14:32 | Scritto da La Redazione
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In 5mila “dispersi” a Bastia Umbra per il concorso Rai da 100 posti – Rcs valuta l’offerta di Mondadori per i libri

In 5mila “dispersi” a Bastia Umbra per il concorso Rai da 100 posti – Rcs valuta l’offerta di Mondadori per i libri
A due anni dall’annuncio è arrivato il giorno del concorso per assumere un centinaio di giornalisti professionisti, a tempo, per le sedi regionali della tv di Stato. Intanto in via Solferino si ragiona sul prezzo di vendita del comparto libri.

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 14, di Italo Carmignani.

Tutti pazzi per la Rai il giorno del concorsone in 5mila per 100 posti

Aspiranti giornalisti da tutt’Italia a Bastia Umbra per la prima prova, ma molti si perdono. Nessun limite d’età, ci provano anche i 50enni.

Contiamo. Cinquemila partecipanti, cento posti di lavoro, undici alberghi, dieci chilometri dalla prima stazione ferroviaria, tre taxi, due autobus, un’ora e mezzo per consegnare i quiz, cinque ore per arrivare a Bastia da Roma. Se sei fortunato. Ma Bastia dove? Già, se non dici Assisi nessuno intende, perché il concorso più popolare d’Italia, quello che promette di fare il giornalista Rai, magari chissà in quale sede regionale, magari solo per tre anni e poi “ciao”, si tiene a venti chilometri da Perugia, pianura assolata sotto il monte Subasio, vita dura anche per le lucertole. Eppure i social sono subito impazziti, c’è un gruppo Fb apposito. La Rete batte la geografia, l’evento è già mediatico. Già storia. Perché oggi, ore 10 e 30 gradi all’ombra già annunciati, c’è il primo bando pubblico per diventare giornalisti, perché oggi, primo luglio, la Rai si metterà in pace con la tiritera del canone, offrendo in cambio cento posti di lavoro. Nessun limite d’età, una sola condizione: essere già giornalisti professionisti. Quindi, non è un concorso per giovani. Ma alla Rai sostengono: quale altra azienda editoriale lo fa in questo momento?

Cinquemila, meno una, Rossana Marani che su Facebook spiega: ho rinunciato poiché essendo vicino ai 69 anni, ammesso e non concesso di superare la prova, non credo nel contratto sia prevista una badante. Lei era l’ultima precaria, gli altri sono stati tutti sistemati, dice il sindacato. Da qui il concorso, la folla e la caccia al tesoro. Perché l’Umbriafiere, la struttura che ospita il concorso, dove si alternano fiere agricole e sfilate di moda nuziale, sarà pure moderna e oggi offrirà pure 4.500 bottigliette d’acqua gratis, ma per raggiungerla serve la bussola di Folco Quilici e almeno un’automobile. Lo ammette anche il presidente dell’Umbriafiere, Lazzaro Bogliari: «Questo concorso metterà in luce le tristezza dell’Umbria dei collegamenti. Lo sapete quale è stata la domanda più ricorrente: ma Bastia dove caspita è?». Un esempio? Giorgio (niente cognome per la privacy) arriva da Foggia: «Autostrada fino a Porto Sant’Elpidio, poi senso unico alternato e tornanti appenninici per duecento chilometri, auto senza clima». Aveva tuonato Enzo lacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti: «Una vergogna. La Rai aveva indetto questo concorso fissando termini per le domande ad aprile 2014». La convocazione è arrivata solo 21 giorni fa attraverso una mail asciutta e triste.

«PRECARI TUTTI IN BIANCO» Diamo ancora i numeri. Ai candidati saranno posti cento quesiti con quattro possibili risposte. Il tempo per l’esame sarà di 75 minuti, zero punti alle risposte non date, 0,50 a quelle sbagliate. Da questa prima prova saranno selezionati 400 giornalisti. Il 9 luglio seconda prova a Saxa Rubra davanti alla commissione d’esame, presieduta da Ferruccio de Bortoli e composta da altri sei giornalisti Rai. C’è chi ha scoperto che dormire da queste parti è molto esclusivo, non per i prezzi, ma per i posti. Ancora Bogliari: «C’è chi mi ha chiesto se può venire con il sacco a pelo». Mentre gente come Mario da Roma s’attrezza senza sonno: «Partenza all’alba, le cinque, per essere lì alle dieci: ma cos’è la stazione di Santa Maria degli Angeli?». Oggi scoprirà che è l’alias di Assisi, ma sempre a dieci chilometri da Bastia. C’è chi la prende bene, un po’ vacanza un po’ gita scolastica e giù appuntamenti. Aldo Torchiaro, sempre su Fb: «Bastia Umbra, ore 19 da Pizza e Caffé, via Roma 103 angolo via Galvani. A dispetto del nome, è un posto carino per scambiare due chiacchiere senza ansia». Tempi moderni, ma vecchi riti, Maria Sole Paggi: «Dovevo andare a visitare la Basilica e accendere un cero, ho proprio bisogno di qualcuno lassù che mi protegga, intesi nonno Piero?». Un gruppo propone: «Dai, tutti con la maglietta bianca per farci vedere meglio». La battuta migliore ricorda una rivoluzione e fa così: presa della bastia. Nessuno crede saranno cinquemila. Ma fossero anche quattromila, i giornalisti potranno dire di avere scoperto Bastia Umbra. E non poterla dimenticare più.

 

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 25, di Giovanni Pons.

Rcs al rialzo sui Libri, Mediaset compra R101

Il cda di via Solferino si è riunito per analizzare il nuovo piano industriale e l’offerta arrivata lunedì sera da Mondadori.

Il nuovo cda Rcs non accetta né respinge l’offerta della Mondadori per la Libri, ma vuole andare avanti a trattare per ottenere un prezzo più elevato. È questa a grandi linee la posizione che è emersa informalmente ieri dopo la riunione che si è svolta a poche ore dall’arrivo della proposta vincolante da Segrate, che contempla una valutazione complessiva di Rcs Libri di circa 135 milioni aggiustabili al ribasso se il perimetro degli asset in vendita verrà ridotto, e al rialzo in funzione dei risultati del 2016. La cessione però non è ancora decisa e deve inserirsi all’interno del nuovo piano industriale che l’ad di Rcs Pietro Scott Jovane sta mettendo a punto su richiesta esplicita dei nuovi consiglieri. E che si è reso necessario poiché rispetto alle previsioni mancano all’appello circa 200 milioni che le banche avevano considerato al momento di erogare i nuovi finanziamenti alla casa editrice. Nei piani di Scott Jovane i 200 milioni potrebbero essere coperti con la cessione di Rcs Libri, con 50 milioni aggiuntivi di riduzione dei costi più altre dismissioni minori (le radio). Intanto altri 18 milioni di cassa sono stati recuperati finalizzando la vendita della IgpDecaux, la società di cartellonistica. Ma il piano non è ancora stato deciso nei dettagli e dunque Rcs prende tempo almeno fino al 30 luglio, quando pubblicherà i risultati preliminari al 30 giugno, o al 25 agosto, data in cui il consiglio dovrà approvare la relazione semestrale. In ogni caso l’offerta della Mondadori prevede anche un periodo di validità al termine del quale decadrà.

Dunque in via Solferino non si potrà tergiversare più di tanto nel prendere una decisione finale e dovrà essere presa dal cda ma tenendo in considerazione anche le posizioni dei vari soci, non tutti propensi a cedere i gioielli del gruppo per fare cassa. Nel frattempo l’ad di Mondadori Ernesto Mauri si prepara alla futura acquisizione facendo a sua volta cassa, anche se in famiglia. In vetrina da un po’ di tempo c’era la partecipazione dell’80% di radio R101 per la quale adesso è arrivata un’offerta dalla controllata Mediaset Rti. Così il cda di Segrate «ha conferito all’ad mandato per procedere all’accettazione della manifestazione di interesse», con un’offerta che prevede un periodo di esclusiva fino al 20 settembre prossimo. Ora partirà la due diligence, ma il dato di fatto è che le televisioni di Berlusconi entrano nel business delle radio e lo fanno comprando da Mondadori che così può far cassa in vista dell’esborso per i liberi della Rcs.