Pubblicato il 29/11/2015, 14:08 | Scritto da La Redazione

Rassegna Stampa – I giovani di Sanremo: poche sorprese, ma multietnici

Rassegna Stampa – I giovani di Sanremo: poche sorprese, ma multietnici
Ecco chi supera il primo talent della kermesse. E torna il dopofestival. Così su L’Unità.

Rassegna Stampa: L’Unità, pagina 21, di Stefano Miliani

I giovani di Sanremo: poche sorprese ma multietnici

Ecco chi supera il primo talent della kermesse. E torna il “Dopofestival”.

Per controbattere alla concorenza dei talent e cambiare un po’ la formula, anche il festival sanremese venerdì sera con diretta su Rai1 si è dotato del suo talent show. Lo ha voluto il direttore artistico e conduttore Carlo Conti per selezionare sei delle otto “nuove proposte”. Il meccanismo è noto: esibizione, domande, suspence, i verdetti. A differenza di show analoghi i giudici non hanno infierito, avendo peraltro loro stessi selezionato i 12 partecipanti su oltre 650 pretendenti e riconosciuto più volte che il giudizio era già in partenza positivo. Almeno Chiambretti in giacca rossa ci ha messo del pepe sbertucciando Giovanni Allevi e attingendo alle frasi fatte di un immaginario ma veritiero “manuale del giurato”.

Otto giovani approderanno al festival che si terrà dal 9 al 13 febbraio. Com’erano i dodici in lizza (tra cui due gruppi)? Tecnicamente preparati, nel complesso si muovono su schemi melodici non troppo dissimili tra loro. Ha stupito più di altri la romana di origini camerunensi Cecile con un bel piglio e un brano N.e.g.r.a. (tuttavia il senso dei puntini nel titolo sfugge). O Francesco Baccani, con una dance melodica piuttosto personale. O la sottile vena di humour di Chiara Dello Iacovo. E il nome di Cecilé permette di segnalare le origini “multietniche” di vari “promossi”: Ermal Meta, albanese, è in Italia da oltre vent’anni; Michel Leonardi, voce poderosa tipo il Presley più romanticheggiante, viene dall’Australia e da genitori siciliani emigrati la cui madre ancora non parla inglese; Mahmood (Alessandro Mahmoud) ha madre sarda e padre egiziano e lo ha scelto la commissione guidata da Mauro Pagani insieme alla cantante Miele. Infine, promosso Irama (“ritmo” in malese), un Filippo Maria Fanti esibitosi con vistosi orecchini in forma di piume. Ultima nota annunciata dal direttore di Rai1Leone: dopo 8 anni torna il “dopofestival”, ma sarà “vigilato” in quanto spesso fonte di polemiche con battute più libere e meno controllate.

 

(Nella foto i finalisti di Sanremo Giovani)