Pubblicato il 07/10/2015, 14:01 | Scritto da La Redazione

“Eva contro Eva”, sfida al potere della Rai – Tavecchio: “Non so quanto durerà la manna dei diritti tv”

Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 8, di Cavallo Morente.

“Eva contro Eva”, sfida al potere della Rai

Che ce l’hai un libro? Un mio collega dirigente, un tipo rozzo che veste male e mangia peggio, mi ha chiesto un libro. Giuro, non avevo capito. E ho estratto il pacchetto di sigarette. Ma voleva davvero un libro, non proprio da leggere, però da usare. Perché ha saputo che il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto apprezza le citazioni. Allora vuole emulare gli editorialisti che, per impreziosire un pezzo di banalità, scartabellano i manuali degli aforismi. E si sentono pure colti. Più che un libro, io consiglio un film da sei premi Oscar, un titolo perfetto per questa Rai: Eva contro Eva. Non sono maschilista, Adamo contro Adamo sarebbe più spregiudicato, ma Eva contro Eva ha il suo fascino. Perché in Viale Mazzini è in atto una guerra fra donne, per poltrone o addirittura strapuntini di potere. Chi è il più renziano del reame? (Attenzione, che c’è calca) Io, risponde Monica Maggioni, che s’è ritrovata presidente per un patto fra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi (forse già pentito). E io come potrei definirmi anti-renziana, replica Bianca Berlinguer, che pensa (e sbaglia) di aver protetto la sua carriera con l’ossequiosa intervista al premier.

E poi scalpita, soprattutto dinanzi alla corte del sottosegretario Luca Lotti, la produttrice Simona Ercolani, fiera consulente del governo. La Ercolani, moglie di quel Fabrizio Rondolino folgorato dal renzismo, sgomita per la direzione di Rai 3. E Maria Pia Ammirati, un tempo dalemiana, già vicedirettore di Rai 1, dove la mettiamo? Non le diamo neanche un canale, uno qualsiasi? Anche se Cdo detesta la fiction di Rai 1, l’arrembante Tinni Andreatta ha il dovere di ambire a una promozione. “Ogne tiempo vene”. Ogni tempo arriva. Nessun filosofo. È solo un proverbio napoletano. Un sollievo per me che non sono del Sud.

 

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 37.

Tavecchio: “Non so quanto durerà la manna dei diritti tv”

Il presidente Figc avverte i club di calcio.

«I diritti televisivi sono una manna dal cielo, ma per quanto tempo non lo so, spero siano state fatte tutte le procedure per bene ma dobbiamo trovare fonti di reddito per mantenere il sistema sportivo. Se pensiamo che esclusivamente il privato può risolvere il problema siamo fuori strada». A dirlo è il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto di legge sull’educazione e la cultura sportiva, per la tutela del percorso formativo dei giovani atleti e il riconoscimento delle professioni relative alle attività motorie e sportive promossa dalla deputata Daniela Sbrollini, responsabile nazionale Sport e Welfare del Pd e vicepresidente della commissione Affari Sociali della Camera, tenutasi a Montecitorio.

Questione Stadi Il presidente federale ha poi parlato della questione stadi. «Non sarebbe più semplice sistemare 20 stadi di interesse nazionale che fare una nuvola di cementificazione? Cosa andiamo a crearci nuovi spazi se poi non abbiamo un ammortamento? Come si può pensare che in una città come Napoli si possa fare uno stadio nuovo in un’altra zona? Bisognerà trovare le condizioni per sistemare l’esistente».

Il Confronto Tavecchio ha sottolineato come il confronto internazionale ci penalizzi. «Sul territorio servono strutture, è inutile che andiamo in Europa a fare operazioni di immagine per l’Italia e ci presentiamo con stadi non idonei alle competizioni internazionali. Noi per giocare al Sud dobbiamo andare a Palermo. Non possiamo relegare agli enti locali proprietari degli impianti che poi con la legge stabilità non posso spendere sugli impianti».

 

(Nella foto Carlo Tavecchio)