Pubblicato il 03/04/2012, 12:04 | Scritto da La Redazione

“SCHERZI A PARTE”, LO SHOW NELLO SHOW. E ALLORA PERCHÉ NON FARNE DUE DIVERSI?

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Il debutto di Luca e Paolo in diretta in prima serata ha convinto e divertito, ma non si capisce la scelta di incastrare, a forza, gli scherzi con il varietà. Dalla nostra analisi dei dati, minuto per minuto, è evidente che i picchi li hanno fatti gli scherzi.

Scherzi a parte: lo show nello show. Lo sapevamo e questo è andato in onda. O forse è meglio dire che su Canale 5 sono andati in onda due spettacoli differenti, ben distinti ed entrambi dai connotati precisi. Il primo un varietà con due comici che ben conosciamo, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, forse un po’ ingessati alla partenza della diretta, ma l’emozione la pagano anche i grandi. Collaudato il numero dei Cugini merda, geniale la riedizione di Ok il prezzo è giusto, buona l’orchestra e d’effetto i balletti.

Dall’altra il grande classico degli scherzi, che fanno sempre ridere, non c’è niente da fare. La candid camera è ipnotica di per sé, applicata ai vip è una garanzia di spettacolo. E da vent’anni lo sappiamo bene, visto che Scherzi a parte è sempre stato un fiore all’occhiello di Cologno Monzese. E chi dice che non è vero, mente, e sappiamo che di nascosto rimane incollato davanti alla tv senza confessarlo. Lo dimostrano i dati: il nostro Emanuele Bruno ha analizzato nel dettaglio come gli scherzi abbiano fatto da acceleratore al programma ogni volta che sono andati in onda. Al limite si può dire che la qualità quest’anno non sia eccelsa, e ce ne si rende conto al confronto con gli scherzi d’annata: il picco di share del programma ce l’ha avuta la candid a Giorgio Faletti realizzata 15 anni fa. Tra i corridoi di Cologno qualcuno mugugna e questa mattina c’era chi sosteneva che gli scherzi non sono all’altezza perché si è consumato tutto il budget per la parte varietà, sacrificando i filmati. Chiacchiere da mensa aziendale o realtà?

A questo punto però la domanda è spontanea: cosa c’entrano le due cose messe insieme? Non potevamo avere Scherzi a parte, magari ridotto, con i lanci dei filmati in stile Le Iene, e poi anche un varietà da prima serata con Luca&Paolo?

Francamente non ci spieghiamo questa macedonia di generi, con sapori così poco affini e ben poco amalgamati uno con l’altro. C’è da chiedersi se la scelta è stata dei due comici (a me, lo ammetto, divertono molto da sempre) che, ingiustamente, hanno avuto paura di mettersi in gioco del tutto, chiedendo il paracadute sicuro degli scherzi, oppure se è stata una scelta aziendale all’insegna del risparmio. Se invece qualche autore, produttore o direttore artistico ha pensato che fosse un’idea geniale, beh, allora il problema è un altro e ben più serio per Mediaset.

 

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Luca e Paolo)