Pubblicato il 02/03/2015, 14:33 | Scritto da La Redazione

ALESSANDRO BORGHESE: “IL NUOVO BINOMIO È CHEF-VELINA, I CALCIATORI ORMAI SONO STATI SUPERATI”

In quest’intervista a TVZOOM Alessandro Borghese, protagonista dal 4 marzo su Sky Uno del nuovo programma “4 ristoranti”, parla di tutto, dai tanti programmi di cucina in tv a “Masterchef jr”, di cui è giudice. E sui colleghi Cracco, Bastianich e Barbieri.meta name=”news_keywords” content=”alessandro borghese, 4 ristoranti, sky uno, masterchef

Con il programma 4 Ristoranti torna on the road alla ricerca di ristoratori con qualche idea da proporre, si era stufato di programmi “costruiti” in studio?

«Scendere “per strada” mi diverte molto, mi piace parlare e tirar fuori dalle persone il loro mondo, in questo programma raccontiamo la vita vera dei ristoratori, non sempre raccontata da altri programmi tv».

Quattro ristoratori, in competizione tra loro per decidere chi ha il ristorante migliore…

«Vince chi ottiene il punteggio più alto ottenuto valutando cibo, location, servizio e conto finale. Non parliamo solo di cucina, ma anche dell’Italia e delle storie di vita di persone che la abitano. Abbiamo girato a Roma, Milano, in Trentino Alto Adige, nel Salento e Matera, abbiamo trovato un’Italia molto diversa».

E dove ha trovato i ristoratori più cattivi?

«A Milano sono molto diretti se un piatto non gli pace te lo dicono in faccia, in Puglia invece sanno fare buon viso a cattivo gioco».

Cosa vincono?

«Cinque mila euro».

Una miseria…

«Basta per comprare un forno, un abbattitore, un qualsiasi elettrodomestico di cucina, guardi che non è poco».

 La seconda edizione di Jr. Masterchef parte il 15 aprile, i nuovi giovani concorrenti sono arrivati più agguerriti?

«Sono molto preparati, più naturali di loro non c’è nessuno».

Possiamo esprimere qualche dubbio?

«Al massimo qualche genitore che li accompagna può essere “costruito”, ma i bambini sono bambini con la loro spontaneità, si divertono davvero e il mio compito è quello di seguirli nel loro essere bambini».

Partono tutti amici, poi quando la gara si restringe…

«Entrano in competizione, ma è giusto così».

Quante richieste di partecipazione vi sono arrivate per questa seconda edizione?

«Circa sette mila».

Quest’anno Masterchef jr va in onda di mercoledì e per dieci puntate, non più due a sera, ma una soltanto,perché questi cambiamenti?

«Il mercoledì perché di giovedì c’è Italia’s Got Talent e perché Sky Uno vuol valorizzare anche altre serate oltre a quella del giovedì. Quanto al fatto che sarà una puntata a sera siamo andati incontro alle esigenze dei piccoli spettatori che a una certa ora vanno a dormire».

C’è sempre MySky…

«Vero, ma se Sky ha deciso così un motivo ci sarà».

Lei presidierà il mercoledì sera di Sky Uno dal 4 marzo quando comincia 4 Ristoranti fino a giugno quando finirà Masterchef jr. Non sarà troppo?

«Dice?»

Non sono troppo anche tutti questi programmi di cucina in tv?

«Ma meno male che si parla di cucina e meno di calcio e politica, evviva».

Quindi non pensa che siate in troppi a cucinare in tv?

«Tutti vogliono sperimentare nuovi piatti, a Milano ci sarà l’Expo dedicato al cibo, i ristoranti sono pieni, gli istituti alberghieri hanno avuto un incremento delle iscrizioni: la cucina fa bene all’Italia».

E il suo programma di cucina preferito qual è?

«Il pranzo è servito».

Vabbè diplomatico. Ci dica almeno se secondo lei i giudici di Masterchef sono troppo cattivi…

«Non lo sono affatto, conosco Barbieri, Bastianich e Cracco da tempo e loro sono così, senza alcune attitudine alla spettacolarizzazione».

Ammetterà che vedere Bastianich che lancia piatti è divertente no?

«E’ chiaro che il pubblico si aspetta quello da lui, ma la cucina è un luogo molto stressante, dove c’è molta passione , ma si sta molto sotto pressione. La brigata di cucina viva una sorta di cameratismo, come al militare, in due ore e mezza si dice di tutto, poi dopo si va tutti a bere una birra insieme».

Ormai gli chef non sono più solo chef, ma sono diventati veri personaggi…

«Il prossimo binomio è velina-chef, i calciatori ormai sono superati. Peccato che lo stipendio non sia proprio lo stesso».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Alessandro Borghese)