Pubblicato il 16/01/2012, 13:05 | Scritto da La Redazione

GAETANO TRIGGIANO: «FARÒ SCOMPARIRE GIORGIO PANARIELLO»

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TVZOOM ha intervistato in esclusiva l’illusionista che darà corpo e anima allo spettacolo televisivo del comico toscano, con cui ha già collaborato, come coregista a teatro nello show “Panariello non esiste”.

Giorgio Panariello scomparirà dalla televisione? Sì, ma solo durante il suo one man show, quattro puntate sulle reti Mediaset in prima serata (a marzo) e solo grazie alla magia di Gaetano Triggiano, talentuoso illusionista, uno capace di trasformare per un istante un set televisivo nel Paese delle Meraviglie.

Se Panariello non somiglia ad Alice nemmeno lontanamente, in senso fisico, Triggiano non ha invece difficoltà a interpretare il Cappellaio Matto, in senso magico. Lo ha già fatto a teatro, con lo show Panariello non esiste, si ripeterà in tv, avvalendosi di ospiti internazionali di prim’ordine (Laura Pausini è già confermata, così come quasi sicuro è Michael Bublè), oltre a Nina Zilli al fianco del Giorgio Nazionale. 
Dimostrando due cose. Gli one man show, di questi tempi, non sono un’illusione, sono la bacchetta magica che consente allo share di crescere. I grandi illusionisti hanno ancora molto da dire e da dare alla tv italiana. 
Gaetano, a lei e alla sua arte il compito di caratterizzare lo spettacolo di Panariello?
«Sotto molti aspetti, sì. Cercheremo di ripetere in televisione quanto abbiamo già fatto a teatro, con lo spettacolo Panariello non esiste. L’idea di base è unire il varietà alla magia, come già avviene nei grandi spettacoli americani. I trucchi di illusionismo non saranno fine a se stessi. Svilupperemo un percorso narrativo in cui Giorgio sarà il protagonista e la magia il filo conduttore, gli consentirà di interagire con gli ospiti internazionali, che saranno tanti, in modo attivo, quasi si trovasse all’interno di un grande racconto fiabesco». 
Alla fine dello spettacolo teatrale, in cui lei ha curato anche la regia, Panariello scompariva dalla vista degli spettatori. È lecito aspettarsi qualcosa di simile anche in tv?
«Qualcosa di simile ci sarà, assieme a tante novità. Non posso anticipare molto, per ora. Vi assicuro che assisterete a una vera e propria contaminazione di generi artistici, a partire dalla comicità di Giorgio e dal mio repertorio di trucchi. Creare solamente stupore nel pubblico non è più sufficiente, l’essenziale è abbinarlo a una concatenazione narrativa coinvolgente. Questo è lo scopo dei miei spettacoli».
Come ha iniziato a collaborare con Panariello?
«Una sera ha assistito a un mio show a teatro. Si è complimentato con me e mi ha proposto di buttar giù qualche idea assieme a lui».
Lei è ospite spesso anche di Antonella Clerici, di Paola Perego, di numerose trasmissioni. Porta i suoi show in giro per i teatri del mondo, dall’America alla Cina. Che cosa caratterizza la sua arte?
«In Italia ci sono ancora molti luoghi comuni sull’arte dell’illusionismo. Per certi versi, siamo rimasti fermi all’epoca gloriosa di Silvan o di Tony Binarelli. Io vorrei tratteggiare sogni alla maniera di David Copperfield, un esempio per tutte le nuove leve anche grazie al look casual, raccontando qualcosa. 
In un mio spettacolo, mi sono divertito a ricreare la storia di Romeo e Giulietta in chiave magica. Ho interpretato un Romeo alla ricerca di Giulietta che, quando la trova ormai priva di vita, riesce a farla risorgere facendola levitare su una fontana d’acqua. La magia ha dato continuità al sogno infranto».

È più semplice lavorare in tv o a teatro?

«Alcuni aspetti sono differenti. Io però ci tengo a non svelare mai il trucco delle mie illusioni, nemmeno sul set televisivo. Eccezion fatta per i tecnici che collaborano con me, da nessuna angolazione, da nessun punto di vista, è compreso che cosa avviene realmente durante lo spettacolo».
Questo per far avverare il sogno, naturalmente!
«Certo. E poi, perché l’illusionismo mostra sempre qualcosa di vero. Che però non è verità».
Per un istante mi salta in mente di farmi trasformare in Marzullo per domandargli «La vita è sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?», poi penso che, più che un sogno, potrei vivere un incubo. E allora meglio lasciar perdere, aspettando di contemplare la sua magia in tv. Un’esperienza sensoriale, emozionale. Triggiano sa davvero disegnare cerchi nell’acqua. Meglio di Alessio Boni.
 
Gabriele Gambini
 
(Nella foto Gaetano Triggiano)