Pubblicato il 14/12/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Achille Lauro su Prime Video: «Questo documentario chiude un cerchio e ne apre un altro»

«I delinquenti, la droga, l’ambizione «Così sono diventato Achille Lauro»

Il Giornale, di Paolo Giordano, pag. 27

«Ho capito che non volevo fare la fine delle persone con le quali ero cresciuto». Con questa frase si capisce lo spirito di Ragazzi Madre – L’Iliade, il docufilm da oggi su Prime Video che mostra come Lauro De Marinis sia diventato Achille Lauro, una delle novità più sorprendenti dell’ultimo pop italiano. «Questo documentario chiude un cerchio e ne apre un altro», ha spiegato lui ieri nell’anteprima al cinema Anteo di Milano. Che cosa chiuda è abbastanza chiaro, che cosa apra ancora no ma fa lo stesso. Chiude la parabola di un ragazzo che a tredici anni ha lasciato la famiglia seguendo il fratello e passando sulle strade di droga, fame, delinquenza. Di spese fatte al supermercato «con un cestino sotto la cassa» per far passare prodotti senza pagarli. C’è un po’ di apologia nell’ora abbondante di Ragazzi madre, ma c’è anche la perdizione di chi si ritrova tra pregiudicati e vive in una «comune» con altri ragazzi che sono padri di loro stessi. E il confine tra il vuoto e il riscatto. Achille Lauro ha scelto la seconda e, come pochi fanno, ce l’ha fatta portandosi dietro i ragazzi della sua «crew» e diventando un idolo a geometria variabile. Prima trapper, ma per un attimo. Poi popstar, glam rocker, punk, sempre contro gli stereotipi proprio perché non c’è nulla di più noioso di rimanere ingabbiati in un cliché. «Hanno detto che dietro di me c’era una strategia di marketing, ma questo documentario chiarisce tutto». E la trama, ricamata dai commenti del suo amico Boss Doms e di altri produttori (c’è solo un cameo della mamma per qualche secondo), è quella che da decenni distingue chi riesce a farcela da chi no. Achille Lauro ha un modo di scrivere versi che è diverso dalle mode e subito riconoscibile. Avrebbe potuto accontentarsi dei confini della «nicchia». E invece è diventato un imprenditore di successo, non solo un artista sorprendente sul palco di Sanremo oppure su quello dello sfortunato Eurovision.
(Continua su Il Giornale)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Achille Lauro)