Pubblicato il 17/11/2023, 15:01 | Scritto da La Redazione

Antonella Clerici: In Tv ricreo l’atmosfera che vivevo da piccola in provincia

Antonella Clerici: In Tv ricreo l’atmosfera che vivevo da piccola in provincia
Dal famolo strano, al famolo semplice. In una tv sommersa da cooking show alternativi (su Food Network c'è persino chi cucina dal balcone...), Antonella Clerici conquista ancora tutti con È sempre mezzogiorno: un programma popolare, conosciutissimo, alla mano. Così la sua intervista su La Stampa.

Antonella Clerici “Finalmente a 60 anni ho domato la gelosia Sono una provinciale, non amo i fighetti”

La Stampa, di Francesca D’Angelo, pag. 33

Dal famolo strano, al famolo semplice. In una tv sommersa da cooking show alternativi (su Food Network c’è persino chi cucina dal balcone…), Antonella Clerici conquista ancora tutti con È sempre mezzogiorno: un programma popolare, conosciutissimo, alla mano. Dopo oltre 500 puntate, perché tante ne ha condotte Clerici all’ora di pranzo, la Signora del Mezzogiorno inanella persino dei record: l’ultimo è di questa settimana, quando ha toccato il 17,7% di share su Rai1.

Piace perché è semplice?

«Sì. Non faccio gare, non propongo ricette strane, ricreo semplicemente l’atmosfera che, da piccola, respiravo a casa quando vivevo in provincia».

Per qualcuno essere provinciali non sarebbe un vanto…

«In realtà la provincia è la vera forza dell’Italia: non è un caso se molti volti della tv, come me, arrivano dai piccoli paesini perché è qui che si impara a crescere e a lottare per i propri sogni. A sua voltalo stesso pubblico generalista non vive per la maggior parte nelle grandi città, dove a mezzogiorno sono tutti al bar a mangiarsi un panino. La nostra platea ha altri ritmi: i nonni accudiscono i bambini, si torna a casa a mangiare, si sta insieme».

Tra gli ospiti vanta molti chef stellati. Posso aggiungere«alla faccia dei gastrofighetti»?

«Certo, certo! Da me non c’è spazio per i gastrofighetti, e nemmeno per i fighetti in generale: non amo le persone radical chic, che fanno comunella. Comunque, anche fuori dalla tv, si sta tornando alla cucina pop: quella semplice, radicata nel territorio. Ci stiamo lasciando alle spalle l’epoca della cucina molecolare che, francamente, è stata un’inutile sperimentazione. Se mangio qualcosa, devo riconoscere cosa sia, senza troppi voli pindarici… I piatti che appagano di più sono quelli della tradizione, fatti da Dio».

Tra i suoi amici storici c’è Fabio Fazio. Cosa pensa del suo addio alla Rai?

«Se lui percepiva un disagio, ha fatto bene a cercare altre strade. Il suo successo sul canale Nove non mi ha sorpreso affatto: è un fuoriclasse, che si è spostato su un’altra rete generalista, non certo su un canale di nicchia, facendo il medesimo format. E il pubblico l’ha seguito».

Vero che anche lei è stata corteggiata, ma da Mediaset?

«Esplicitamente non ho mai ricevuto proposte, ma so di avere degli estimatori a Mediaset. Questo mi fa piacere ma ormai ho unacertaetà… ameno di proposte pazzesche, resto in Rai».

Non soffre quindi TeleMeloni?

«Ho sempre lavorato con qualsiasi governo. Magari ho avuto problemi personali, ma mai politici, anche perché faccio intrattenimento».

Da venerdì prossimo sarà anche in prime time, con The Voice Kids. Non si rischia il doppione con Io canto Generation, in onda il giorno prima su Canale 5?

«Purtroppo è la solita storia: anche quando feci Ti lascio una canzone, Mediaset programmò Io canto. Speravamo che, almeno stavolta, non si accodassero invece… Al venerdì avrò inoltre contro Bonolis e il suo Ciao Darwin: sono accerchiata, più che controprogrammata! Però vuol dire che siamo forti, che ci temono. Mi sento un po’ come Sinner (ride, ndr). Sarà difficile fare alti ascolti ma noi ce la giochiamo».

A un certo punto sembrava che Arisa dovesse essere sostituita per via delle foto sui social. E così?

«Nessuno ha messo in discussione la sua partecipazione anche perché, dai, si vede bendi peggio sui social. Arisa è una ragazza molto dolce, con le sue fragilità, che ogni tanto esterna. Quelle foto sono l’espressione di una protesta che aveva nel cuore».

La verità prima di tutto?

«Sempre. E questo il mio patto con il pubblico: essere vera».

Al punto da discettare di menopausa all’ora di pranzo?

«Sì, certo. È ora di abbattere questo tabù. Se in tv ho una botta di calore, perché devo inventarmi una scusa? Prendo un ventaglio e spiego cos’ho».
(Continua su La Stampa)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Antonella Clerici)