Pubblicato il 13/11/2023, 13:03 | Scritto da La Redazione

Beppe Grillo da Fazio: Questo governo come una decalcomania

Beppe Grillo da Fazio: Questo governo come una decalcomania
Era atteso. Mancava dal piccolo schermo da nove anni. II suo ritorno in tv è uno show, il Beppe Grillo-Show. Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa il garante Cinque Stelle domina la scena, mescolando brani del suo repertorio, soprattutto del suo ultimo spettacolo Io sono il peggiore, a battute sui protagonisti della scena politica. Così sul Corriere della Sera.

Lo show in tv di Grillo: io ho peggiorato l’Italia Conte perfetto in politica, parlava e non si capiva

Corriere della Sera, di Emanuele Buzzi, pag. 17

Era atteso. Mancava dal piccolo schermo da nove anni. II suo ritorno in tv è uno show, il Beppe Grillo-Show. Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa il garante Cinque Stelle domina la scena, mescolando brani del suo repertorio, soprattutto del suo ultimo spettacolo Io sono il peggiore, a battute sui protagonisti della scena politica. In realtà Grillo impiega mezz’ora prima di pungere volti noti e meno noti del Movimento. Prima il fondatore dei Cinque Stelle attacca un grande ex: «Giggino la cartelletta, parlo di Di Maio, era il politico più preparato ma non pensavamo si facesse prendere dal potere di organizzare le persone. Conte l’abbiamo scelto io e lui. Io guardavo i programmi, le idee, se è di destra o sinistra non importa, se un’idea è buona. Ma poi ci ha pugnalato…». Poi ironizza sull’attuale leader stellato, Giuseppe Conte: «Quando l’ho scelto non era iscritto al Movimento. È un bell’uomo, un laureato, parla inglese, poi parlava e si capiva poco… perfetto per la politica… ma è migliorato». Poi ammette: «C’è stato un bel litigio all’inizio». C’è anche una sferzata contro l’esecutivo Meloni. «Questo governo è una decalcomania, più gli sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo e quando si asciuga si stacca da solo», dice Grillo. E aggiunge: «II tessuto sociale si sta scollando» e il governo «cerca di fare quello che può».

Il fondatore dei Cinque Stelle difende le battaglie storiche del Movimento, dal reddito di cittadinanza al Superbonus. «Era un’idea anche il superbonus edilizio, con Draghi gli accordi erano che doveva durare almeno 5 anni, come il reddito di cittadinanza, e poi andava diluito. Invece li hanno fermati», racconta. Ma la politica è marginale. E l’affondo più duro ha a che fare con il privato. Grillo, infatti, nel suo intervento cita Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e legale della ragazza che ha accusato di violenza sessuale il figlio di Grillo, Ciro. «È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali — dice il fondatore M5S — dove c’è una causa a porte chiuse… È inopportuno. Così si mischia tutto». Ma prima che Grillo vada oltre, Fabio Fazio lo stoppa. Eppure lo show del garante Cinque Stelle era iniziato con altri auspici. «Questa è una campanella. Se vado fuori tono mi suoni», aveva detto entrando nello studio tv. Ma Grillo poi è stato un fiume in piena, citando aneddoti già presenti negli ultimi spettacoli. E infilando battute. Unica costante che ripete più volte, quella che sembra una boutade, ma che segna una scelta (forse) definitiva tra spettacolo e politica.
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

 

 

(Nella foto Fabio Fazio e Beppe Grillo)