Pubblicato il 09/11/2023, 13:01 | Scritto da La Redazione

Fabio Fazio riporterà Beppe Grillo in televisione dopo quasi 10 anni

Fabio Fazio riporterà Beppe Grillo in televisione dopo quasi 10 anni
Beppe Grillo va da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" ed è proprio il presentatore savonese fresco di approdo sul Nove dagli ascolti sorprendenti ad annunciare il colpaccio su X (che poi è Twitter dopo la cura Musk). La data è il 12 novembre. Così su Il Secolo XIX.

Beppe Grillo ritorna in tv ospite di Fazio

Il Secolo XIX, di Marco Menduni, pag. 17

Beppe Grillo va da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” ed è proprio il presentatore savonese fresco di approdo sul Nove dagli ascolti sorprendenti ad annunciare il colpaccio su X (che poi è Twitter dopo la cura Musk). La data è il 12 novembre. È il modo per garantirsi un’audience che si prevede cospicua e magari di ufficializzare la pace fatta tra questi due liguri che qualche frizione l’hanno pu Il piccolo schermo sancì la rapida scalata e affermazione nello spettacolo re avuta, in questi anni. Qualcuno ricorderà l’intervista di Fazio nel 2019 all’allora segretario del Pd Nicola Zingaretti, bollata come “lunga e oleosa”. Un terreno di confronto, la politica, minato da altre polemiche e screzi. Ma con i tempi super accelerati della politica italiana quel che è accaduto 4 anni fa sembra distante ere geologiche e poi si sa, il tempo spiana tutto. Grillo torna sul piccolo schermo 9 anni dopo. Torna in un momento in cui la sua creazione insieme a Gianroberto Casaleggio, il Movimento 5 Stelle, non furoreggia più con i risultati che gli hanno permesso di essere la forza più rappresentativa della passata legislatura e in 3 governi differenti. Torna anche con le ansie e le preoccupazioni di un padre, mentre le cronache stanno raccontando il passaggio più delicato dl processo al figlio Ciro. Figlio per il quale si è esposto con il criticatissimo video del 2021: «Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera». Si parlerà anche di questo argomento? Non si sa. Nove anni dopo. Nel 2014 Grillo era stato ospite di Bruno Vespa e poi di Enrico Mentana su La7 nella sua casa di Marina di Bibbona in occasione delle Europee.

Ma l’evento era rappresentato, allora, dal rientro di Beppe alla casa madre della Rai dopo 21 anni di assenza, ospite di “Porta a Porta“. Share da leccarsi i baffi di quasi il 27 per cento e anche in quel caso, se non pace, almeno tregua sancita. Solo un anno prima il blog di Grillo aveva insignito Vespa del titolo di “Microfono di legno” e aveva reso noti i risultati di un sondaggio che lo incoronava come “Il conduttore di talk show più fazioso”. Però dopo l’intervista ammise: «È stato corretto», rimediando anche qualche polemica e ironia sui social da chi ha sempre maldigerito il Vespone nazionale. Peraltro soddisfattissimo: «È stato un evento. Quasi un replay di Berlusconi da Santoro’>. Il rapporto di Grillo con la tv non è stato di amore, negli ultimi decenni. Strano, si dirà, considerando che il piccolo schermo è stato protagonista nella sua rapida affermazione. Arrivata dopo i tempi delle chiassate in piazzetta a Nervi. Dopo gli spettacoli al Covo di Nord Est, dove in riva al Tigullio andavi a vedere anche James Brown, Gino Paoli, Dionne Warwick, Barry White. Era il regno di Lello Liguori che poi volle accreditarsi come fustigatore del fustigatore Grillo per antiche questioni di cachet. Poi i primi spettacoli pubblici, con un pubblico sempre più numeroso e location e stadi non sempre all’altezza della situazione, dove Beppe piombava pedalando in bicicletta al grido: «Ma dove siamo, in Valtellina?». La popolarità televisiva cresce rapidamente. Pareva strano, all’inizio, vedere questo fromboliere della satira e dell’indignazione sociale fuori da tutti gli schemi conosciuti. Ancora di più a Genova, dove Grillo era conosciuto: «Ma è il Beppe!». La tv gli spalanca le porte dopo un provino milanese davanti a una commissione Rai. Le prime partecipazioni a “Secondo Voi” e a “Luna park” alla fine dei Settanta. Poi “Fantastico”. E ancora “Te la do io l’America” e “Te lo do io il Brasile”. Ancora “Domenica In” e Festival di Sanremo.
(Continua su Il Secolo XIX)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Beppe Grillo)