Pubblicato il 26/10/2023, 19:03 | Scritto da La Redazione

Luigi De Siervo: I diritti Tv? Risultato eccellente

«Diritti tv, il calcio italiano ha valore»

Il Sole 24 Ore, di Andrea Biondi, pag.  29 – 30

Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A risponde al Sole 24 Ore da Montecarlo. È lì per Sportel, salone di riferimento per il business dello sport. Del resto, seppur con in tasca il risultato dell’assegnazione dei diritti della Serie A a Dazn e Sky per cinque stagioni dal 2024 – con assegnazione un anno in anticipo rispetto all’attuale scadenza, cosa mai successa – tempo da perdere non ce ne è. L’obiettivo è valorizzare al meglio l’asset più pregiato peri dub. «Saremo fra le poche Leghe a migliorare il risultato internazionale in un contesto di mercato estremamente complesso, legato alle contingenze ma anche in risposta alla contrazione del mondo Ott». In cifre: «Otterremo 300 milioni all’anno contro i 250 attuali». Il tutto con l’attesa di migliorarsi anche su Coppa Italia e Supercoppa, che per De Siervo si unisce a «un grande successo con l’assegnazione dei diritti Tv della Serie A». E questo perché «il calcio italiano, qualsiasi cosa se ne dica, ha un grande valore».

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato critico e ha voluto farlo sapere anche durante la sua conferenza stampa.

Quello che posso dire è che abbiamo ottenuto un risultato che ritengo eccellente. Siamo riusciti da un lato a garantire unfloorrilevante pari a 900 milioni annui rispetto agli attuali 927. Ma soprattutto abbiamo raggiunto quello che cercavamo di ottenere con il canale tematico: la possibilità di guadagnare dei soldi ulteriori, ma senza rischi perla Serie A. Non siamo soci di Dazn, ma superatala soglia di fatturato di 750 milioni da parte della piattaforma otterremo i150% delle gross revenues, non del margine, che sconta sempre la variabile dei costi.

Certo, occorre però che quei ricavi Dazn li faccia. Al Sole 24 Ore risulta che ll fatturato avoi dichiarato sarebbe di 68o milioni, con 1,9 milioni di abbonati.

Il che, però, vuol dire che c’è un margine di crescita molto alto. Se anni fa Sky e Mediaset insieme dichiaravano oltre 4,2 milioni di abbonati significa che c’è ampio spazio per crescere. È vero che con la concurrencymagari gli abbonati attuali si sovrappongono ed è vero che quelli di allora erano a basso budget. Ma la verità è che ci sono in Italia oltre 2 milioni di persone che usufruiscono in maniera illegale di contenuti piratati.

La nuova legge che dà ad Agcom poteri di intervento in 3o minuti e l’emendamento ancora più stringente allo studio con il decreto Calvano saranno la chiave di volta?

Mettiamola così: se dovesse vincere la pirateria non perderemmo nulla rispetto a oggi. Ma se vinciamo, allora vorrà dire che stravinciamo.

Come si è arrivati al pacchetto licenziato a Dazn e Sky?

Ci sono stati oltre 27 schemi diversi con più pacchetti. Abbiamo provato tutte le strade possibili in un contesto come quello italiano in cui l’Antitrust, al contrario di ciò che avviene in Spagna, non permette di vendere insieme diritti e connettività, che è ciò che consente a Telefónica di pagare quel che paga. Noi abbiamo dovuto lavorare in un contesto praticamente senza competizione perché i soggetti interessati avevano ambizioni molto diverse. Siamo stati vicini ad assegnare una partita in chiaro e dobbiamo ringraziare Mediaset per aver creduto nel progetto. Ma non c’erano le condizioni perché il soggetto forte, Dazn, imprescindibile in tutte le configurazioni di mercato, non ha mai realmente valutato alcuna alternativa al modello attuale (io partite in esclusiva con 3 in coesclusiva, ndr).

Da qui il tandem Dazn-Sky.

Lavorando di fino siamo riusciti a configurare una serie di pick, partite, migliori per Sky consentendole di alzare la propria offerta come ha fatto. Quanto a Dazn per la prima volta nella storia della Serie A, per promuovere l’inizio della stagione e incentivare i nuovi abbonati avrà la possibilità di trasmettere, “free-to-air” e sempre sul proprio sito o app, un massimo di 5 gare a stagione. Ma c’è un altro elemento che ha fatto la differenza.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

 

 

 

 

(Nella foto Luigi De Siervo)