Pubblicato il 16/10/2023, 15:02 | Scritto da La Redazione

Il Gattopardiano Fazio cambia tutto per rimanere se stesso

Fabio Fazio: “Siamo sempre noi” Sul Nove con la stessa formula regge la forza del cambiamento

La Stampa, di Michela Tamburrino, pag. 31

Doveva essere Nino Frassica a trovare la sintesi di un passaggio epocale di maglia che ha occupato per mesi le cronache dei giornali. Sostiene Frassica: «Fabio, siamo stati promossi, da Tre siamo passati a Nove». Ha debuttato ieri sera sul Nove e in contemporanea su tutti i canali free Warner Bros. Discovery, quella che dovrebbe essere la ventunesima edizione di Che tempo che fa, che invece è la prima di una nuova era, l’era Rai-indipendente. La grande novità è lo spin off, Che tempo che farà, anteprima ironicamente interpretata dalla coppia di conduttori Fazio e Frassica, il dietro le quinte, camerini aperti, ospiti colti nell’attesa del chi è di scena, il simulacro di Gigi Marzullo imitato in burletta. Una bella idea mutuata dal frusto detto Gattopardiano, sempre attuale, «perché tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi». E tutto deve rimanere com’è, dopo 1.300 puntate e cinquemila ospiti, proprio cominciando dal titolo perché non ci siano infingimenti, dalle presenze care al pubblico, dal pesce in acquario, alla valletta, fino allo studio. Dunque buio e… «Siamo sempre noi» esordisce Fazio nel bel mezzo di una standing ovation. Però in effetti è tutto uguale e diverso. Pesa sull’atmosfera di festa la situazione internazionale. Un ritorno all’ora e qui, affidata a Michele Serra. Una trasmissione monstre che va avanti appunto dalle 19,30 alla mezzanotte passata. Perché dopo le interviste c’è il tradizionale tavolo e tanti ospiti di qui e di là.

Si è ripetuto più volte che Patrick Zaki, chiamato a inaugurare il nuovo ciclo del programma, per questioni indipendenti dalle sue prese di posizione contro Israele, lo si vedrà in una prossima puntata. Salta così l’incontro con Liliana Segre che prima della strage compiuta da Hamas aveva manifestato il piacere di incontrarlo. Poteva accadere durante la trasmissione ma così non sarà. La senatrice a vita Segre è stata tra gli ospiti che Fazio ha fortemente voluto per questo quasi debutto. Una presenza catartica che tocca il cuore, soprattutto quando di odio lei parla con amore e con pietà, da donna di pace e si compassione. Con lei, Andriy Shevchenko, la leggenda del calcio recentemente nominato consulente del presidente ucraino Zelensky, lo scrittore David Grossman collegato da Israele, il virologo Roberto Burloni, i giornalisti Giovanni Floris che ha presentato il suo nuovo libro, Massimo Giannini, Fiorenza Sarzanini, Daniele Raineri, la Gialappa’s Band, il Mago Forest, Simona Ventura e Leonardo Fabbri, Stash e The Kolors. Saranno loro ad affiancare le presenze fisse tra le quali svetta quella di Ornella Vanoni, la cantante che ha occupato il posto che anni fa inaugurò Orietta Berti. E ancora Nino Frassica, Ubaldo Pantani, Mara Maionchi, la Signora Coriandoli alias Maurizio Ferrini e Francesco Paolantoni. È poi c’è l’alter ego d’elezione, Luciana Littizzetto.
(Continua su La Stampa)

 

 

 

 

 

(Nella foto Che Tempo Che Fa)