Netflix: addio all’abbonamento base in Italia
Netflix cancella l’abbonamento Base in Italia. Senza pubblicità la sottoscrizione costa di più e nel 2024 non sono esclusi nuovi rincari
Italia Oggi, di Claudio Plazzotta, pag. 17
Netflix cancella in Italia l’abbonamento Base, quello a 7,99 euro al mese e senza pubblicità. Gli attuali abbonati potranno andare avanti con quella tariffa, ma tenendo sempre attivo il contratto. Perché, in caso di disdetta e poi rientro in Netflix anche solo dopo un mese, verrebbero comunque considerati nuovi abbonati e quindi, come tutti gli altri, avrebbero accesso solo a tre piani tariffari: quello da 5,49 euro al mese ma con pubblicità; quello Standard da 12,99 euro; o quello Premium da 17,99 euro. A cui aggiungere 4,99 euro al mese per ogni cliente extra, al di fuori del nucleo famigliare. Dopo lo stop all’abbonamento Base negli Usa e in Canada lo scorso giugno, Netflix prosegue quindi nella sua transizione verso un modello di business leggermente diverso. A prezzi decisamente più alti per gli abbonamenti di primo ingresso senza pubblicità (e i listini, nei 2024, potrebbero subire ulteriori rincari), adeguandosi a quella sorta di «streamflation», ovvero di inflazione nel mondo streaming dove un po’ tutte le piattaforme stanno alzando i prezzi; e spingendo sulla versione con pubblicità che però, a differenza dell’abbonamento Base, non consente il download (e quindi di scaricare contenuti per vederli off-line).
Inoltre, sempre a differenza del Base, nel piano con pubblicità i clienti devono accettare la profilazione completa. In sostanza si cedono a Netflix le proprie abitudini di consumo del servizio, le proprie ricerche sulla piattaforma, i propri dati in cambio di un prezzo ridotto rispetto al Base. II colosso americano, perciò, bada sempre di più all’ultima riga del bilancio, quella dei profitti, poiché è ben conscio che l’espansione all’infinito del numero di abbonati sta per fermarsi. E non è un caso che pure nella sua narrazione Netflix intenda prendere un po’ le distanze da quel mondo etereo over-the-top dove per tanto tempo è stata collocata, volendo invece essere percepita concretamente come società di intrattenimento, tecnologica sì ma con radici ben piantate ad esempio in Italia, con una bellissima sede a Roma in zona via Veneto, quasi un centinaio di dipendenti, ricavi 2022 da 617 milioni di euro e molti investimenti in produzioni locali con un fortissimo indotto.
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