Pubblicato il 12/09/2023, 13:04 | Scritto da La Redazione

Berlusconi: Pier Silvio e Marina al comando di Fininvest

Berlusconi: Pier Silvio e Marina al comando di Fininvest
Si è chiuso in totale continuità con il passato il cerchio sulla corposa eredità (intorno ai 5-7 miliardi) di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno. Dopo soli tre mesi, tutti e cinque i figli hanno accettato l'eredità del padre senza beneficio di inventario, dimostrando ancora una volta grande compattezza. Così Nicola Carosielli su MF.

Parte l’era di Marina e Pier Silvio

MF, di Nicola Carosielli, pag. 5

Si è chiuso in totale continuità con il passato il cerchio sulla corposa eredità (intorno ai 5-7 miliardi) di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno. Dopo soli tre mesi, tutti e cinque i figli hanno accettato l’eredità del padre senza beneficio di inventario, dimostrando ancora una volta grande compattezza ma anche la voglia di mantenere massima chiarezza nella gestione, così da «onorare la memoria (del padre, ndr) con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità», si legge nella pec inviata ai giornalisti da Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, ieri dopo la chiusura di borsa. Il primo punto a favore della continuità gestionale e dell’ armonia famigliare (caso raro nel panorama industriale italiano quando si parla di eredità) è la conferma al timone di Fininvest di Marina e Pier Silvio, che congiuntamente controlleranno il 52% della holding, mentre i figli più giovani Barbara, Eleonora e Luigi, tramite la H 14, deterranno insieme il 48%. Tale assetto, però, non porterà a meccanismi particolari, quale ad esempio quello di una maggioranza qualificata o la creazione di una minoranza di blocco, come era stato erroneamente ipotizzato gli scorsi giorni. Gli accordi prevedono che tutte le decisioni di carattere ordinario e straordinario in Fininvest vengano prese a maggioranza semplice.

Un altro passaggio dell intesa assegna ai tre figli di seconde nozze il diritto a esprimere tre consiglieri nella holding, che controlla Mfe, Mondadori e il 30% di Mediolanum. Il cda perciò potrebbe avere fino a un massimo di 15 consiglieri, dai 12 attualmente previsti. Smentita quindi anche l’ipotesi di possibili posti nei cda delle partecipate per Barbara, Eleonora e Luigi. E stata prevista anche una clausola di lock-up di 5 anni, in virttl della quale nessun fratello modificherà le quote possedute nelle holding a monte di Fininvest e quindi in Fininvest stessa. Ma come saranno divise le holding che erano del padre? Marina e Pier Silvio deterranno il 29,1% ciascuno di Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava, mentre i tre fratelli più giovani avranno il 14% a testa delle quattro holding. Per cui le quote in trasparenza in Fininvest saranno del 26% a testa per Marina e Pier Silvio e del 16% ciascuno agli altri tre fratelli (insieme il 48%). Alla luce di questa suddivisione, come saranno ripartiti i dividendi? In base agli accordi, è prevista la redistribuzione del 50% delle cedole Fininvest ai 5 figli secondo quota parte: 52% ai maggiori e 48% ai minori. Il patrimonio di Silvio Berlusconi, però, non termina con le holding.
(Continua su MF)

 

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)