Pubblicato il 30/08/2023, 15:02 | Scritto da La Redazione

Nuova indennità per i lavoratori dello spettacolo: il Cdm approva il decreto

Nuova indennità per i lavoratori dello spettacolo: il Cdm approva il decreto
La nuova indennità di discontinuità peri lavoratori dello spettacolo riguarderà oltre 20 mila operatori del settore, con un importo medio di 1.500 euro che potrà arrivare fino a 2.200. L'attuazione complessiva della legge delega di riforma del comparto sicuramente entro i tempi dettati dal Milleproroghe, con l'obiettivo di chiudere anche un mese prima, quindi entro luglio 2024. Così su Italia Oggi.

Un nuovo codice dello spettacolo

Italia Oggi, di Michele Damiani, pag. 26

La nuova indennità di discontinuità peri lavoratori dello spettacolo riguarderà oltre 20 mila operatori del settore, con un importo medio di 1.500 euro che potrà arrivare fino a 2.200. L’attuazione complessiva della legge delega di riforma del comparto sicuramente entro i tempi dettati dal Milleproroghe, con l’obiettivo di chiudere anche un mese prima, quindi entro luglio 2024. Sono queste le principali novità che attendono il settore dello spettacolo, come ha raccontato ad ItaliaOggi il sottosegretario al ministero della cultura Gianmarco Mazzi.

Domanda. È stato approvato dal Cdm il decreto che istituisce la nuova indennità di discontinuitàper gli operatori dello spettacolo. Come giudica la misura?

Risposta. L’approvazione dell’indennità è un primo fondamentale passo verso una riforma complessiva di un settore che per troppi anni è stato illuso. E un punto di svolta, unsegnale di giustizia sociale che si concretizza oggicon questo governo. Con il ministro Sangiuliano siamo intervenuti introducendo un’indennità diretta a compensare gli effetti negativi del comparto, caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e di discontinuità della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori. E stato un impegno di squadra e per questo vorrei ringraziare tutti i componenti del gruppo di lavoro, dai dirigenti del ministero della cultura, a quelli del ministero del lavoro e dell’Inps, e in particolare, il capo dell’ufficio legislativo del Mic, prof. Antonio Teresa, il direttore generale dello spettacolo, dott. Antonio Parente, il dott. Enzo De Fusco.

Ci può spiegare meglio come funzionerà rindennità?

R. Sarà un’indennità strutturale e permanente per i lavorato- ri dello spettacolo che abbiano maturato almeno 60 giornate l’anno e non abbiano un’occupazione stabile, con reddito sino a E 25.000. L’indennità riguarda oltre 20.000 lavoratori più svantaggiati del settore dello spettacolo perché occupati in modo discontinuo e con una retribuzione bassa ai quali lo Stato riconosce un sostegno al reddito con un importo medio di circa 1.500 euro, che pub arrivare fino a 2.200 euro che il lavoratore potrà richiedere per ogni anno se si ritroverà in condizioni di discontinuità. Il presupposto fondamentale è che si tratti di lavoratori a tempo determinato o tempo indeterminato ma `intermittenti”. L’indennità sarà corrisposta in un’unica soluzione su domanda presentata all’Inps in via telematica entro il 30 giugno di ogni anno. A ciò si aggiunge un ulteriore vantaggio, non da poco: la contribuzione figurativa che sarà accreditata dall’Inps a favore degli stessi lavoratori. Quindi, non solo soldi, ma anche vantaggi previdenziali. La norma risponde all’esigenza di estendere le tutele nello spettacolo e ricomprende anche il settore del cinema, inclusi gli impiegati amministrativi e tecnici delle imprese della produzione cinematografica e del doppiaggio, gli operatori di cabina delle sale cinematografiche, oltre che quelli del settore delle imprese radiofoniche, televisive e di audiovisivi. L’indennità entra in vigore a decorrere dal l° gennaio 2024 ma già per il 2023 verrà riconosciuta ed avrà come parametro di riferimento l’anno 2022. Il lavoratore che percepì ie l’indennità sarà inserito in percorsi di formazione e di aggiornamento professionale nelle discipline dello spettacolo. 11 tutto sempre per superare condizioni di precarietà involontaria. Questa indennità si fonda su un principio di solidarietà dal momento che i lavoratori più fortunati con una occupazione stabile e con una retribuzione sopra i 100.000,00 euro verseranno un contributo aggiuntivo del 0,50%.
(Continua su Italia Oggi)

 

 

 

 

 

(Nella foto Gianmarco Mazzi)