Pubblicato il 28/07/2023, 15:02 | Scritto da La Redazione
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Alessia Marcuzzi: Accettare di non piacere a tutti è una conquista

Alessia Marcuzzi: Accettare di non piacere a tutti è una conquista
«Sono caduta sugli scogli, come i bambini o i vecchi, decida lei» dice ridendo Alessia Marcuzzi. Eterna ragazza, a 50 anni conserva un sorriso infantile, la voglia di scoprire la vita e il mondo. Così Silvia Fumarola su La Repubblica.

“Scelgo la felicità Ho imparato a non dipendere da un uomo”

la Repubblica, di Silvia Fumarola, pag. 32

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Alessia, cosa la caratterizza?

«Come persona? Amo la leggerezza, che troppo spesso viene confusa come superficialità, invece è una grande dote. Ho avuto tante insicurezze, l’ho capito da adulta. Anche in tv cercavo di essere me stessa. Accettare di non piacere a tutti è una conquista, prima avevo l’ansia… Lo dico anche a mia figlia, Mia, che nella vita il dono è essere unica, non omologarsi. L’importante è piacere a se stessa e non agli altri».

È un duro lavoro?

«Alle donne viene sempre chiesto qualcosa in più e siamo giudicate su tutto. Se un uomo fa due figli con donne diverse, va bene. Se una donna, come me, ha due figli con uomini diversi (Tommaso, 22 anni, avuto da Simone Inzaghi, e Mia, 11, nata dall’amore con Francesco Facchinetti, ndr) insomma. Non devo rispondere sulle mie scelte personali. Alle critiche televisive, alle scelte sul lavoro, ci sta. Ma dare spiegazioni sul mio modo di essere donna non lo accetto».

È un’ottimista?

«Essere gioiosa mi corrisponde, non mi butto giù facilmente ma ci ho lavorato. Devo tutto ai miei genitori, ho ricevuto un’educazione rigorosa però libera nel pensiero. Sono fortunata, sono stata molto amata».

A un certo punto della sua carriera, ha voltato pagina.

«Non volevo più accettare programmi che non mi somigliavano. Ero cresciuta. Mi sentivo di voler cambiare, il successo è bellissimo: ma ho iniziato a 18 anni. Mi mancava la scrittura, la parte creativa. E sono diventata anche imprenditrice, il piano B è diventato il piano A: mi sono messa a fare borse e creme, per lasciare le aziende ai miei figli. Sono fiera di quello che ho costruito, ho 33 persone che lavorano con me».

Sua figlia le somiglia. Cosa sogna per lei?

«Mia è forte, vuole fare l’attrice. Le ho detto che deve andare bene a scuola e deve studiare, sogno che diventi una donna libera. Ha respirato la passione del cinema a casa, abbiamo visto insieme la notte degli Oscar da quando è piccola. Al momento delle dediche “to my partner in crime”, mi emoziono. E Mia conosce i film della mia adolescenza: quelli di Benigni, Verdone, Troisi».

Che adolescenza ha vissuto?

«Bella, genitori meravigliosi, famiglia con donne forti: mia madre, nonna Carmela, la mitica nonna Mela, il mio faro. Ma un fondo di malinconia c’è sempre: cerco la felicità». Va in analisi? «Ho iniziato qualche anno fa, mi ha aiutato tanto. Il fatto di non piacere per forza a tutti fa parte di un percorso, ho acquistato sicurezza, la non dipendenza è fondamentale».

Il famoso calendario di “Max” del 1998, in cui apparve nuda, record di copie vendute, ha cambiato le cose?

«Ha cambiato tutto. Non mi veniva dietro nessuno, ero sproporzionata, alta, seno enorme. La classica brava ragazza, mai drogata in vita mia, con le amiche ho giocato con la Barbie fino ai 16 anni. Il calendario nacque ai tempi di Colpo di fulmine, quando me lo proposero pensai: “Ma allora sono bona”, ho avuto la percezione di me, prima ero più maschiaccio. Mi diverte piacere».

Ha una grande famiglia allargata, quanto conta l’amore?

«Lo cerco e scelgo la felicità in tutto, che è fatta di un costante rapporto umano anche con le persone con cui sono stata insieme. Rapporti tossici mai. La libertà di amare è tutto e ho imparato che si può stare da soli: non si deve dipendere da un uomo».

Il rapporto con i social?

«È di grande complicità, vendo le mie cose online. Ci sono tanti hater, vanno disarmati: cerco di rispondere con i baci per stemperare l’odio. Sono diventata amica di due o tre donne che scrivevano cattiverie».

È tirata spesso in ballo dal gossip: come lo vive?

«Mi ferisce. Escono notizie assurde, chi lavora con me mi proibisce di rispondere, sono passionale. Ho detto a Francesca Fagnani che mi aveva invitato a Belve: “Non vengo perché mi devo salvare da me stessa”. Faccio fatica a tenermi».
(Continua su La repubblica)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Alessia Marcuzzi con Nicola Savino)