Vuelta Group: manca poco all’ingresso di Indiana Production

Indiana Production, in dirittura l’ingresso all’interno di Vuelta Group

Il Sole 24 Ore, di Andrea Biondi, pag. 14

Un consolidamento che ha come obiettivo la creazione di un gruppo paneuropeo del cinema indipendente per competere coni vari Leonine, Mediawan e Asacha Media e sul fronte più prettamente Tv con i giganti Banijay e Fremantle. A quanto risulta al Sole 24 Ore Indiana Production si appresta a entrare in Vuelta Group. Che è una realtà guidata dall’ex dirigente di Canal+ e Goldman Sachs Jerome Levy, forte di fondi per yo milioni di un private equity – su cui però non è stata fatta disclosure – e che ha annunciato l’acquisizione della società cinematografica indipendente scandinava Scanbox, del distributore-produttore tedesco SquareOne Entertainment e della società di vendite internazionali francese Playtime. L’idea di Vuelta è quella di proseguire con lo shopping in Francia, Spagna, Italia e Benelux. E per quanto riguarda il nostro Paese la società interessata sarebbe Indiana Production, società che – come si legge sul suo stesso sito web – è stata fondata nel 20o5 a Milano da Fabrizio Donvito e Marco Cohen, raggiunti nel 2008 da Benedetto Habib, nel 2015 da Karim Bartoletti e nel 2019 da Daniel Campos Pavoncella.

Nessun commento al Sole 24 Ore da parte di Indiana Production il cui passaggio sotto le insegne di Vuelta Group sarebbe in dirittura, ma non ancora completato e che è società molto conosciuta nel mercato cineaudiovisivo con la produzione di film e advertising, ma anche serie Tv. Sua, per esempio, la produzione de Il Gattopardo, serie che si vedrà su Netflix, con ogni probabilità nel 2024, con riprese al momento in corso. All’attivo Indiana Production ha vari film fra i quali, ad esempio, quelli frutto della collaborazione con Paolo Virzi come La prima cosa bella e Il capitale umano. L’ultimo bilancio depositato indica a fine 2022 ricavi per 41,4 milioni, un valore della produzione per 88 milioni e utili per 546mila euro, dopo gli 865mila di fine 2021.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

(Nell’immagine il logo Indiana)