Amazon esporta France Channel negli Stati Uniti

Amazon promuove France Channel negli Stati Uniti

Le Figaro, di Caroline Salle, pag. 28

La più francese delle piattaforme internazionali di streaming video sta per ricevere un’importante spinta. Da questo mercoledì, France Channel sarà distribuito oltreoceano dal gigante Amazon Prime Video, insieme a servizi come Paramount+, HBO Max e Discovery+. Grazie a questo accordo, il servizio, che raccoglie “la più grande collezione di programmi francesi negli Stati Uniti”, secondo il suo fondatore Julien Verley, sarà disponibile per i circa 146 milioni di americani abbonati ad Amazon Prime. Il nuovo servizio sarà disponibile per 7,99 dollari al mese o 79,99 dollari all’anno. France Channel, che è praticamente sconosciuto in Francia, “mira a promuovere la cultura e la creatività francese a livello internazionale”, afferma il suo fondatore. Lanciato nel 2017, a febbraio di quest’anno il servizio di streaming britannico gestito da BBC e iTV contava 3 milioni di abbonati in tutto il mondo, la maggior parte dei quali in Nord America. Nell’arco di tre anni, BritBox ha visto aumentare del 300% il numero dei suoi abbonati internazionali. La strada da percorrere è ancora lunga, come ammette lo stesso Julien Verley, che punta inizialmente e più modestamente a “qualche centinaio di migliaia di abbonati nei prossimi due o tre anni”. Ma l’ex dirigente del gruppo Canal+ per dieci anni ed ex direttore delle filiali commerciali di France Télévisions è convinto che la Francia abbia una carta da giocare sull’altra sponda dell’Atlantico. Sottolinea che “,5 milioni di americani visitano la Francia ogni anno, 2,1 milioni parlano francese a casa e 1,5 milioni stanno imparando il francese come seconda lingua. Ci rivolgiamo quindi a francofili e francofoni, nonché a persone che stanno imparando il francese e, più in generale, a tutti gli americani che vogliono scoprire il meglio della vostra Francia”. All’inizio, nel 2019, la creazione di France Channel, che era ancora in fase embrionale, si basava su una semplice osservazione: (0 uno studio dell’Università di Stanford all’epoca posizionava la Francia come leader mondiale in termini di influenza culturale. Non c’era alcuna iniziativa per una piattaforma dedicata alla creazione francese e alla lingua francese, mentre allo stesso tempo il servizio di streaming inglese Britbox cominciava a riempirsi di abbonati negli Stati Uniti”, ricorda Jullen Verley. Inizialmente, il servizio ha avuto poca visibilità. Nel settembre 2021 è stato lanciato in diretta su internez. Difficile emergere in queste condizioni. L’ingresso nell’ecosistema Amazon offre un potente strumento di promozione.

Capitalizzare l’appeal del marchio France
Questa partnership “aumenterà notevolmente la visibilità e lo sviluppo di France Channel“, spera il suo fondatore. Le famiglie americane si collegano ad Amazon più volte al giorno. La piattaforma, che mira a capitalizzare l’appeal del marchio France, raccoglie più di 4.500 titoli di film, serie, cartoni animati, documentari, riviste e altro ancora. Si tratta di circa 2.000 ore di programmazione. Il risultato di accordi con numerosi produttori francesi come Gaumont, StudioCanal, Pathé, Newen (TF1), Mediawan, France Télévisions Distribution, Arte, Morgane Production, Cyber Group Studios, MIC2, Le Pacte… con i quali “quasi il 70% dei nostri programmi non è mai stato mostrato al pubblico americano”, afferma Julien Verley. I consumatori americani hanno accesso a serie come Demain nous appartient e Tandem, a film come OSS 117, Marius et Jeannette e Buffet froid e a raccolte di documentari come Secrets d’histoire, Échappées belles e Le Village préféré des Français. I programmi sono sottotitolati in inglese e, in alcuni casi, anche in francese e hanno accesso ai canali live di France 24 in francese e inglese. Oltre che su Amazon, France Channel è disponibile anche su Roku. E sono in corso discussioni con Comcast. France Channel è attualmente di proprietà di una decina di azionisti, tra cui Julien Verley, Bertrand Méheut – ex presidente del gruppo Canal – la società Netgem, il produttore di animazione Cyber Group Studios e il fondo americano Pasadena Private Equity. La società è nata con un investimento iniziale di alcune centinaia di migliaia di euro. Se l’accordo con Amazon riuscirà a far crescere gli abbonamenti, “potremmo raccogliere altri fondi nei prossimi sei-dieci mesi”, afferma Julien Verley. Questa volta si tratterebbe di raccogliere “diversi milioni di euro, per accelerare la nostra crescita in modo molto significativo”.
(Continua su Le Figaro)