Pubblicato il 30/06/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione
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Fininvest nel segno della continuità, in attesa del testamento

Fininvest nel segno della continuità, in attesa del testamento
Un voto unanime da parte di tutti i figli di Silvio Berlusconi, eredi dell'impero Fininvest. E Marina Berlusconi confermata presidente. Segnali di continuità e unità di tutta la famiglia nel solco tracciato dall'imprenditore scomparso lo scorso 12 giugno. Così Mario Genevini e Daniela Polizzi sul Corriere della Sera.

Fininvest, confermato tutto il consiglio

Corriere della Sera, di Mario Genevini e Daniela Polizzi, pag. 17

Un voto unanime da parte di tutti i figli di Silvio Berlusconi, eredi dell’impero Fininvest. E Marina Berlusconi confermata presidente. Segnali di continuità e unità di tutta la famiglia nel solco tracciato dall’imprenditore scomparso lo scorso 12 giugno. il bilancio 2022 della Fininvest, l’ultimo della stagione Berlusconi, è stato approvato in modo compatto da tutti i soci. Con le aziende partecipate che mantengono «solida e invariata la strategia di lungo periodo». Via libera anche al dividendo che per lo scorso esercizio è stato di cento milioni, in calo dai 15o dell’anno precedente quando si erano registrati numeri record grazie alla cedola straordinaria pagata da MfE-Mediaset e al ripristino della distribuzione di utili da parte di Banca Mediolànum. E di fatto il ritorno a un ritmo ordinario di distribuzione dell’utile. Il risultato netto consolidato è stato di 200,2 milioni (contro i precedenti 360,2 influenzati appunto dagli incassi straordinari) mentre quello civilistico è stato di 133,1. E anche questo è sostanzialmente un ritorno alla normalità per le attività che fanno capo alla Fininvest. Lo è senza dubbio anche la conferma nel suo assetto attuale del consiglio di amministrazione della holding che per prassi scade ogni anno a giugno. A partire dal presidente Marina e Danilo Pellegrino, amministratore delegato, fino agli altri componenti del board: i figli Pier Silvio Berlusconi, ceo di MfEMediaset, Barbara e Luigi, Adriano Galliani, Ernesto Mauri e Salvatore Sciascia. In apertura d’assemblea il ricordo di Silvio attraverso le parole commosse della figlia Marina che ha rievocato «la sua visione imprenditoriale, l’indole innovativa e le grandi doti umane».

Il bilancio del 2022 mostra che tutte le società partecipate da Fininvest hanno «conservato la propria leadership», cosa che ha consentito di chiudere l’anno con ricavi per 3,82 miliardi, arrotondati al rialzo, grazie a MfEMediaset, Banca Mediolanum e le vittorie dell’AC Monza, promosso in serie A. Ieri ha brillato Mondadori i cui conti vanno meglio del previsto tanto che il gruppo ha alzato gli obiettivi del 2023. E a conferma che nonostante il lutto l’attenzione è rivolta al business e al mantenimento del suo valore in continuità, Mondadori ha anche annunciato l’acquisto del 51% di Star Shop Distribuzione (con l’opzione per salire al 100%) che rafforza il gruppo nei fumetti. La Borsa ha apprezzato e il titolo ha chiuso con + 2,47%• Ma cosa succede adesso? Fininvest dovrebbe rimanere nell’attuale assetto: con Marina e Pier Silvio con incarichi operativi; Luigi, Barbara ed Eleonora, nel ruolo di azionisti attivi ma dedicati alle proprie attività di investimento. Marina e Pier Silvio oggi detengono ciascuno il 7,6% di Fininvest con le rispettive società personali, 1-14 e H5. Barbara, Luigi ed Eleonora che insieme hanno il 21,4%. Già ora, e prima che venga aperto il testamento, forse già lunedì, si può intravedere il nuovo assetto sulla base delle quote legittime dell’eredità. L’ex premier, infatti, poteva disporre per la successione di un terzo del patrimonio e dunque di circa il 20% di Fininvest (un terzo del 61%). Ciò significa che il restante 40% va in automatico ai 5 figli, 8% a testa. Vuol dire che i tre “giovani” salgono al 46% e i due “vecchi”, insieme, al 32%. In questo scenario si inserisce l’incognita del 20% che poi è il cuore del testamento.
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)