Pubblicato il 28/06/2023, 17:02 | Scritto da La Redazione

Eredità Berlusconi: anche Fascina avrà la sua parte

Gli eredi Berlusconi difendono la Fininvest A Fascina 100 milioni e l’usufrutto di Arcore

La Stampa, di Francesco Spini, pag. 26

Con una infilata di assemblee, comincia il dopo Silvio Berlusconi del Biscione. L’appuntamento clou è domani, quando tutti i figli del fu Cavaliere si riuniranno invia Paleocapa, a Milano, per disegnare la Fininvest del futuro in carta carbone con quella vista fin qui. Concordia e continuità, dunque, in attesa di un testamento che richiederà ancora giorni per la sua pubblicazione. Prima ancora di sistemare le cose della cassaforte di famiglia al vertice dell’impero, già oggi, in un altro palazzo milanese in piazza Borromeo, si riuniranno i figli di Berlusconi e Veronica Lario, ossia Barbara, Eleonora e Luigi. E prevista infatti l’assemblea di H14 Spa, la società costituitail 12 settembre dell’anno scorso come risultato della scissione proporzionale della Holding Italiana Quattordicesima, la finanziaria che detiene poco meno del 21,42% di Fininvest, la partecipazione dell’immobiliare Lauro e un prestito obbligazionario verso Idra, una delle società immobiliari del patrimonio di Silvio Berlusconi. Nella nuova H14, dove come nell’altra società sarà confermato presidente il più giovane dei Berlusconi, Luigi, quello con il pallino per la finanza e perla tecnologia. Lì sono contenuti gli altri investimenti come quelli nei portafogli di private equity, hedge fund, digital e permanent capital. Doppia scatola dunque per i “Berluschini”, come qualcuno chiama i più giovani, ciascuno con il 33,33% del capitale. Una dedicata agli affari di famiglia, l’altra, H14 appunto, per diversificare. E con la possibilità di aprire il capitale anche a nuovi azionisti, cosa questa tassativamente proibita quando di mezzo c’è Fininvest e i gioielli della “ditta” di Arcore. Oltre ad approvare il primo bilancio, sarà rinnovato anche il consiglio di amministrazione dove al di là dei tre fratelli siedono Furio Pietribiasi, managing director di Mediolanum International Funds, e Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato, Ignazio.

Il segno che gli affari, dopo il lutto, lentamente riprendono arriverà soprattutto dalla riunione di domani in Fininvest, la finanziaria con cui la famiglia Berlusconi controlla il 50% di MfeMediaforEurope (la nuova Mediaset), il 53,3% della Mondadori, il Teatro Manzoni, il Monza Calcio, le società immobiliari e giù per li rami. L’assemblea si riunirà per approvare il bilancio e per rinnovare il consiglio di amministrazione. L’attesa è di una continuità con il passato. Non solo sarà confermata presidente Marina Berlusconi, con un posto nel board per i fratelli, a cominciare da Pier Silvio Berlusconi, numero uno dell’asset più importante, Mfe, e poi Luigi, Barbara, ma non Eleonora che ha sempre scelto di restare defilata dagli affari familiari. Sono probabili anche le riconferme dell’ad Danilo Pellegrino, e poi, nel cda, di Adriano Galliani, manager di fiducia della famiglia, dell’esperto tributario Salvatore Sciascia, di Ernesto Mauri, ex ad della Mondadori. Professionalità diverse per un mondo variegato. E che, dal testamento, non dovrebbe subire particolari scossoni, visto che ci sono diverse possibilità per non fare prevalere una componente familiare sull’altra: dai patti parasociali, a un trust che segreghi delle quote, fino a compensazioni con altre parti del vasto patrimonio che può contare su liquidità, immobili, jet, barche di lusso.
(Continua su La Stampa)

 

 

 

 

 

(Nella foto Silvio Berlusconi)