Pubblicato il 26/06/2023, 13:01 | Scritto da La Redazione

Serie A: i Diritti Tv del nostro calcio valgono sempre meno

Serie A: i Diritti Tv del nostro calcio valgono sempre meno
la Serie A, sempre più alla canna del gas, ha provato ad anticipare i tempi dell'asta del triennio 2024-27; lo ha fatto dopo una serie di studi che l'hanno portata ad aprire a una cessione non solo per un triennio, ma per un quadriennio o un quinquennio e dopo aver messo in vetrina, per stimolare i compratori, qualcosa come 24 differenti pacchetti di partite. Così Paolo Ziliani su Il Fatto Quotidiano.

Asta diritti tv Serie A in caduta libera Oramai vale come la Ligue 1 francese

Il Fatto Quotidiano, di Paolo Ziliani, pag. 9

(…)

Ebbene: Ronaldo si è fermato in Italia tre stagioni, il 27 agosto 2021 se n’è andato al Manchester United e sapete, nel frattempo, chi si è arricchito davvero? Solo lui, Ronaldo. Che ha scassato completamente i conti della Juventus – che si ritrova oggi con le pezze al culo, fuori dalla Champions e senza scudetto da tre anni -, e non ha miracolato un bel niente del calcio “made in Italy”, anzi lo ha depresso: tant’èchel’astadei diritti tv per il triennio 2021-24, quello tuttora in corso, venne chiusa due mesi prima del suo addio in forte ribasso rispetto alla precedente, a quota 927,5 milioni, con una perdita di 45,8 milioni. C’era evidentemente qualcosa che non andava, nel calcio italiano, se persino l’arrivo del secondo miglior giocatore del pianeta ingaggiato dal club in assoluto più tifato non era servito a dare una scarica di adrenalina ai sempre più annoiati, e forse disgustati, appassionati di pallone.

ALTRI DUE ANNI sono trascorsi; la Serie A, sempre più alla canna del gas, ha provato ad anticipare i tempi dell’asta del triennio 2024-27; lo ha fatto dopo una serie di studi che l’hanno portata ad aprire a una cessione non solo per un triennio, ma per un quadriennio o un quinquennio e dopo aver messo in vetrina, per stimolare i compratori, qualcosa come 24 differenti pacchetti di partite; e sapete che cosa è successo dopo tutto ciò? É successo che metà dei compratori potenzialmente interessati, e cioè Rai, Amazon e Paramount, se ne sia andata senza nemmeno partecipare; e che l’altra metà, e cioè Dazn, Sky e Mediaset, abbia scritto in busta chiusa cifre talmente basse da tramortire i presidenti che avevano fissato la base d’asta al miliardo e 150 milioni. L’offerta ha superato di poco, complessivamente parlando, i 600 milioni: cioè poco più della metà del minimo stabilito, lo stesso livello in cui si arrabatta il campionato francese di Ligue 1, fanalino di coda dei top 5 campionati europei. Inutile dire che le speranze di risollevare le offerte a livelli dignitosi sono minime: due anni fa Dazn mise sul piatto 840 milioni di cui 340 garantiti da Tim, con cui aveva stretto una partnership; ma dopo il flop di ascolti (il passaggio da Sky a Dazn ha fatto perdere il 29,9 di audience) e di allacciamenti telefonici, Tim si è sfilata e adesso quei 340 milioni non ci sono più. La stessa Sky, che paga 87,5 milioni per la co-esclusiva di 3 partite con Dazn, non può fare molto: tagliata fuori dall’ultimo accordo, ha investito il suo budget sulla nuova Champions e i soldi in cassa sono spariti. Ora si va a trattative private. Angelo di Dio, che sei il loro custode, illuminali e custodiscili. Amen.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)