Pubblicato il 21/06/2023, 17:02 | Scritto da La Redazione

Tinny Andreatta di Netflix: La diversità, valore fondamentale

Tinny Andreatta di Netflix: La diversità, valore fondamentale
«L'inclusione nei prodotti audiovisivi è un dovere sul piano etico che coincide con un processo in atto nelle nostre società»: è chiaro e deciso il punto di vista di Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani della piattaforma streaming. Così Cecilia Lulli su Business People Collection.

Il video è bello perché è vario

Business People Collection, di Cecilia Lulli, pag. 15

«L’inclusione nei prodotti audiovisivi è un dovere sul piano etico che coincide con un processo in atto nelle nostre società»: è chiaro e deciso il punto di vista di Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani della piattaforma streaming, che spiega: «Il nostro obiettivo è realizzare film e serie tv che siano capaci d’intrattenere un pubblico esigente e trasversale rispetto ai confini nazionali. Per questo, vogliamo allargare il campo della rappresentazione oltre gli stereotipi e creare un’empatia che coinvolga gli spettatori in storie in cui in modo originale e sorprendente si rifletta la loro vita. È fondamentale dunque, rispetto alla nostra scala internazionale di diffusione, che tutti, donne e uomini, si sentano rappresentati sullo schermo e quindi che il rispetto della diversità costituisca un valore fondamentale sia per quanto riguarda il racconto, sia per il modo di produr,o e per chi queste storie le produce, le dirige, le doppia e le interpreta». E una simile filosofia non può certo limitarsi alla produzione, ma si applica anche al luogo di lavoro: «Lo abbiamo pensato come un ambiente inclusivo ed equo dove le persone con diversi background si sentano rispettate e possano contribuire con i loro punti di vista e la ricchezza delle esperienze e delle culture. Pensiamo che questo sia un motore decisivo per valorizzare la creatività, sostenere l’innovazione e trovare soluzioni soddisfacenti ai problemi», prosegue la manager.

Facciamo un attimo un passo indietro: a che livello è Il grado dl consapevolezza dell’Industria dell’audiovisivo su questi temi?

Nella produzione televisiva europea le donne sono solo il 22% dei registi, il 36% degli sceneggiatori e il 7% dei direttori della fotografia (dati European Audiovisual Observatory). Eppure, dovrebbe essere ormai chiaro che una delle leve del rinnovamento non può che passare attraverso un’inclusione sempre più larga del femminile e del differenziale di immaginario e talento che custodisce a tutti i livelli del processo produttivo. Guai però alla retorica. Il talento è un mix del tutto singolare di personalità e preparazione, competenza e determinazione. Non possono esserci scorciatoie e le donne da questo punto di vista possono vantare una forza, una larghezza di apertura e una sensibilità impareggiabili. Se, dunque, potente e chiara è la direzione del cambiamento, non siamo ancora a un punto di equità che permetta di non prestare un’attenzione particolare al loro accesso alle professioni e questo vale per tutti gli operatori del settore.

Qual è la situazione in Netfllx In termini di DEI?

Sono stati fatti grandi progressi negli ultimi anni e, anche se la strada da percorrere è ancora lunga, la crescita intrapresa è sicuramente soddisfacente. Secondo il nostro ultimo Report sull’Inclusione (aggiornato al 2022), le donne costituiscono il 49,6% del personale e la percentuale di donne leader arriva al 51,4%. Va inoltre sottolineato che oltre la metà del personale Netflix negli Stati Uniti, il 52,9%, è composta da individui che fanno parte di uno o più gruppi marginalizzati tra cui asiatici, neri, ispanici o latini/latinx, mediorientali, nordafricani, nativi americani e persone dell’Asia e delle isole del Pacifico. Tra i 23 leader del nostro senior leadership team nel 2022, il 43,5% è composto da donne e il 34,8% si identifica con uno o più gruppi razziali/etnici storicamente marginalizzati. Inoltre, nello scorso anno ci siamo impegnati più a fondo per promuovere l’inclusione, creando programmi locali in vare lingue tra cui francese, italiano, tedesco e spagnolo, oltre ad aver assunto personale in tutto il mondo, inclusi leader in India, Giappone, Singapore, Messico e Brasile.

E se guardiamo In particolare alla filiale italiana?

L’ufficio italiano di Netflix vuole rappresentare la Penisola nella ricchezza della sua identità: un Paese multiculturale, con strati secolari di cultura, bellezza, con il fermerto di diversità e un patrimonio di tradizioni. II team trito ore è composto da colleghi italiani e internazionali, con una predisposizione al cambiamento e alla scoperta. Insomma, vogliamo essere un laboratorio in cui ciascuno possa portare nuove prospettive e quel quid di inaspettato che spesso è il segreto di un successo. Quanto alla gender equity, il 70% del team è femminile e la maggior parte delle posizioni apicali sono occupate da donne. Dal punto di vista anagrafico, sono rappresentate in modo equo tutte le fasce d’età e abbiamo una grande presenza di under 35 in posizioni manageriali e con responsabilità di funzione. In Italia, proprio quest’anno, abbiamo annunciato :a prima edizione del Corso in recitazione e scrittura applicate al doppiaggio ideato da 3Cycle in collaborazione con Diversity e con il sostegno di Netflix. Un corso di perfezionamento che vuole formare nuovi talenti trasmettendo loro le migliori tecniche del a professione, ma con un approccio inedito ai temi della Diversity, Equity e Inclusion, per tracciare una nuova direzione per il settore che tenga conto della molteplicità delle tematiche, delle storie e delle culture rappresentate, in uno scenario dell’audiovisivo sempre più globale e articolato.

Avete realizzato anche uno studio relativo alla diversità nei film e nelle serie tv: cosa è emerso?

II nostro studio oiù recente con l’USC Annenberg Inclusion Initiative prende in considerazione le serie tv e i film Netfix Usa dal 2020 al 2021. Evidenzia miglioramenti notevoli anno dopo anno per la rappresentanza delle donne e di individui appartenenti a gruppi razziali/etnici sottorappresentati. E significativo che Netflix raggiunga la parità di genere nei ruoli da protagonista o coprotagonista *** con una donna o una ragazza in questa posizione in più della metà (55%) di tutti i film e le serie tv dal 2018 al 2021. È aumentata anche la rappresentazione per persone non bianche in ruoli da protagonista toccando il 47% nella produzione del periodo 2020-2021. E così per le donne dietro la macchina da presa: nel 2021 nel 26,9% dei casi, la regia di un film Netflix era affidata a una donna, rispetto al 12,7% di tutti i film di maggior successo nello stesso anno. II 38% di chi ha ideato serie nel 2021 era costituito da donne, con un salto rispetto al 26,9% nel 2018.
(Continua su Business People Collection)

 

 

 

 

 

(Nella foto il logo di Netflix)